Cari cittadini,
Questo momento storico ci ha messo a dura prova, ma d’altro canto è stato fortemente rivelatorio. La pandemia e la mancanza di provvedimenti adeguati ed efficaci hanno fortemente segnato l'economia del nostro Paese, nullificando quel turismo che da sempre ci impreziosisce e colpendo tutte quelle piccole-medie attività che rappresentano la maggioranza del nostro tessuto imprenditoriale. Così come il settore finanziario, che da Sanctum Sanctorum storico della nostra crescita economica e societaria, si è ridotto a cumulo di macerie, mosso soltanto dall’interesse personale di pochi, a discapito di tutta la collettività. Anche le nostre relazioni sociali sono state duramente represse e compromesse, attraverso misure sempre più restrittive: misure imposte per il contenimento dei contagi che, in realtà, non sembrano aver sortito l'effetto sperato e che , di sicuro, hanno colpito tutti noi, in particolar modo i giovani, il nostro futuro, spogliato di tutto, sofferente, come dimostrano le recenti proteste di fronte a Palazzo Pubblico. La nostra dignità da cittadini sammarinesi, frutto di una millenaria storia di indipendenza e sovranità, è stata anch’essa messa a dura prova e l'emergenza, ma anche l'incapacità (o forse l'arroganza) di qualcuno, ci ha costretti a porre la nostra libertà alla mercè della vicina Italia più e più volte durante questa pandemia. Nonostante tutto, però, qualcosa di certo è emerso da questo periodo oscuro della storia, una certezza da cui si deve ripartire: "la mancanza di competenza e di credibilità del governo, mosso solo da interessi personali, ha provocato la maggior parte dei danni che noi oggi (e le nuove generazioni poi) dobbiamo (e dovranno) addossarsi e risolvere." L’analogia con il principio di Peter parla chiaro: “In una gerarchia, ogni dipendente tende a salire di grado fino al proprio livello di incompetenza”. Questo è proprio quello che è successo nella nostra amata Repubblica. Segretari che ricoprono ruoli estremamente strategici e membri di Commissioni di Giustizia che sono neolaureati senza esperienza credibile, ex-dipendenti pubblici e privati con ruoli svolti in precedenza nemmeno assimilabili a quelli manageriali, con competenze o conoscenze neppur minime nelle materie dei settori che presiedono. Come possono riuscire a prendere decisioni efficaci, efficienti e giuste? Ora come non mai sono necessarie reali competenze, capacità ed esperienze per riguadagnare credibilità, pubblica e istituzionale, per offrire servizi efficienti a tutela della collettività, per riuscire a costruire una nuova solida finanza, uscire dal circolo vizioso dell'indebitamento atto a pagare altri debiti, ripristinare il tessuto economico e l’imprenditoria giovanile, per dare certezza e garanzia del diritto, attirare investitori internazionali, rilanciare per davvero il settore turistico. Noi di Indipendenza sammarinese proponiamo un nuovo criterio di coerenza e competenza per l'eleggibilità alle cariche pubbliche riguardanti le Segreterie di Stato e la Giustizia, che prevede: 1) titolo di laurea coerente con la mansione pubblica svolta 2) esperienza di almeno 5 anni nell’ambito tecnico riguardante la segreteria di appartenenza 3) assenza di conflitto di interesse con altre cariche pubbliche.
Indipendenza Sammarinese,
Mattia Manzaroli