Provvedimento inopportuno senza l’adozione di un Nuovo Piano Regolatore

Provvedimento inopportuno senza l’adozione di un Nuovo Piano Regolatore.
Il Partito Socialista sostiene da tempo la necessità di redigere un Nuovo Piano Regolatore del Territorio che vada a sostituire l’attuale in vigore fin da 1992 che come ricordiamo fu uno degli ultimi atti del governo di compromesso storico Democrazia Cristiana – Partito Comunista.
La necessità quindi di redigere un Nuovo Piano Regolatore Generale che punti innanzi tutto al risanamento e alla riqualificazione del tessuto urbano cresciuto in modo disarmonico e in certi casi caotico e fuori misura rispetto alle reali necessità del paese.
Un PRG tuttora in vigore, superato sotto molti aspetti sia tecnici che programmatici, che in questo suo lungo periodo di applicazione, tramite i suoi spazi ”bianchi” le famose zone PP a convenzione ha permesso di usare il territorio in modo distorto e clientelare. Oggi che la speculazione edilizia si è esaurita a causa della perdurante crisi economica, diviene del tutto necessario e urgente affrontare una pianificazione territoriale più aderente a una realtà ben diversa di quella del 1992 in cui le esigenze del vivere sociale sul territorio diventano sempre più fondamentali per una migliore qualità della vita.
Il Partito Socialista quindi ritiene ampiamente superata la proposta di revisione del Testo Unico del 1995 che pur nelle più buone e oneste intenzioni della Segreteria proponente, andrebbe ancora ad innestarsi su un PRG superato da ogni punto di vista e ancora gestito da una Commissione Politica (CPT).
Il Partito Socialista, aveva a suo tempo proposto di far precedere un nuovo PRG da un provvedimento di sanatoria sugli abusi edilizi esistenti che avrebbe reso molto di più alle casse dello Stato rispetto alla Tassa Patrimoniale che iniquamente ha colpito tutti, possessori di immobili regolari e non regolari.
Il Governo non ha accolto allora la proposta socialista. Ci auguriamo che questa volta possiamo essere ascoltati e ci auguriamo che il Governo di fronte a questo tema così vitale per un corretto sviluppo del paese possa e voglia coinvolgere tutte le forze politiche sociali ed economiche nonché quelle categorie direttamente interessate del settore edile ed immobiliare oggi in forte crisi ed anche gli ordini professionali del settore anch’essi interessati a promuovere una pianificazione valida e moderna.

Ufficio Stampa del Partito Socialista

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