Ps: Giannoni interviene sul centro storico
In merito al centro storico e al tema del turismo, sento il dovere di pubblicare il mio pensiero. La stagione turistica è partita e i primi segnali in merito all’arredo urbano evidenziano una realtà tutta sammarinese. La politica è di esempio, il volere di qualche Segretario di Stato ne fa la differenza, vale la regola a te si, a te no, a te forse, a te vedremo, e cosi si va avanti, i permessi vengono concessi a piacimento, i banchi dei bar arrivano in mezzo alla strada, i negozi non possono tenere neanche un paio di scarpe fuori, nel centro storico, non si trovano più cartoline, guide turistiche, francobolli, monete e tanti souvenir. Da ex commerciante e anche da sammarinese è veramente una delusione vedere un centro storico così impoverito e spento. Giro in lungo e in largo per varie zone turistiche, città come Assisi, Gubbio, Loreto, Pontedera, Rimini, le cosiddette zone turistiche popolari e anche altre zone tipiche del lusso e della moda, vedi Monte Carlo (Principato di Monaco), e tutte queste località hanno negozi con la propria esposizione esterna, gestita con le dovute regole, e bella da vedere nel suo insieme. Sono dell’opinione che sia i commercianti, che le varie amministrazioni, se hanno scelto questa formula non siano tanto sprovveduti (sia per quelle zone popolari che ho sopra citato, sia anche per le zone del lusso tipo Monte Carlo), queste località sono molto belle da vedere con tutti i souvenir e i prodotti locali che vengono esposti esternamente ai negozi, dando origine così a quel rapporto confidenziale tra negoziante e turista, creando così più vita e maggior movimento nelle vie. Solamente a San Marino si è scelto di fare “tabula rasa” con la esposizione esterna, passando così da un sistema esagerato come era in passato ad un’altra modalità e cioè si è tolto tutto, senza pensare alle conseguenze che, puntualmente sono arrivate, cioè vie e strade deserte, attività turistiche che sono agli sgoccioli della sopravvivenza, titolari che non assumono più, alle loro dipendenze, ragazzi estivi. Sono convinto, così come lo son tante altre persone che conoscono la materia, che sia stata una scelta sciagurata, ci si è privati della bellezza turistica, mentre, a mio avviso, un centro storico merita luce,vita, e tanti turisti che passeggiano per le vie. Il messaggio che si dà è di un senso di chiusura, di un centro storico poco appetibile sia come immagine che sul lato economico. Mi permetto di suggerire di regolamentare la esposizione esterna dei negozi valorizzando gli stipiti posti all’ingresso delle attività commerciali lasciando libera la viabilità e la percorribilità delle vie, sinceramente sono convinto che con questa modalità tanti operatori turistici vedrebbero la luce di un miglioramento. Per fare tutto ciò servirebbe una iniziativa politica e commerciale, questo Paese ha bisogno di aprirsi e lasciare al “palo” quel lungo sonno che impedisce di applicare qualsiasi elementare soluzione. Mi auguro che le associazioni di categoria, per la prossima stagione, propongano un progetto serio e che la politica riserva più attenzione alle scelte in ambito commerciale, che da molto tempo sono completamente assenti.
Giovanni Giannoni