Ps: Paolo Crescentini precisa sulle dimissioni da Presidente
Non ho mai fatto politica contro qualcuno ma per la collettività, mentre oggi mi sembra che altri non facciano altrettanto. Con stupore e a malincuore apprendo che all'interno del Partito Socialista sarebbe nata una corrente che, da quanto leggo, sarebbe contro la dirigenza perché ritenuta "non all'altezza del popolo socialista". Se per questi compagni i colpevoli sono in primis il sottoscritto ed il Segretario, potevano benissimo fare a meno di creare una corrente visto che entrambi ci siamo dimessi prima ancora che la corrente stessa nascesse! Inoltre vorrei ricordare a costoro che le decisioni prese dal partito sono state deliberate dagli organismi e non prese in maniera verticistica dalla dirigenza. Resta il fatto che non è con gli attacchi alle persone che si fa politica ma con le proposte e le idee. La dialettica e la diversità di opinioni all'interno di un partito come in qualsiasi altra organizzazione di persone devono esserci ed è giusto che ci siano perché è dalla capacità di arrivare ad una sintesi che si crea la forza di un gruppo. Non è certo con le correnti, che paiono più strumentali per attaccare le persone che non per costruire qualcosa, che si va lontano. Ma del resto è difficile pretendere qualcosa di diverso da coloro che prediligono lo scontro. Non vorrei che il braccio di ferro per dimostrare chi sia il più forte si rivelasse una debolezza per il Partito Socialista. Mi dispiace ma in questo modo di fare politica non mi ci ritrovo pertanto se è questo che il Partito Socialista vuole, allora vi auguro buon lavoro e tolgo il disturbo".