Ps. “Sceriffo Generale, Presidente BCSM e Segretario Finanze: dimissioni scontate in uno Stato democratico”
Il Partito Socialista, Adesso, è stufo ed esprime massima preoccupazione per depositanti, creditori, risparmiatori, obbligazionisti e azionisti dell’istituto che sta lottando strenuamente per la sopravvivenza contro una ”eutanasia forzata” che sta generando ripercussioni negative in tutto il Paese. Il Partito Socialista esprime preoccupazione per la costante propaganda politica ricca di bugie; per esempio, si pensi alla questione della sospensione dei pagamenti in Asset Banca: nonostante il governo e maggioranza abbiano promesso la settimana scorsa la revoca della sospensione dei pagamenti, i clienti di Asset Banca non potranno disporre dei propri risparmi per un periodo indeterminato a causa del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa. Nella sostanza i clienti non possono neppure disporre dei 1000 euro mensili che tempo addietro il commissario straordinario aveva concesso. Chi crede alle rassicurazioni governative che abbondano continuamente sulla bocca del governo e della maggioranza?
Un nota a lato merita la questione dei dipendenti di Asset Banca e delle richieste di chiarimenti al governo in merito a eventuali promesse politiche avanzate da esponenti della maggioranza a pochi fedelissimi. Se tale notizia risultasse vera il Partito Socialista si farà promotore di tutte le azioni necessarie a garantire l’equo trattamento di tutti i lavoratori, credendo fermamente nel merito e nelle competenze, contrario alla vecchia politica dei favori ad amici e parenti come dimostrato a più riprese dall’attuale governo.
Il Partito Socialista si chiede cosa accadrà al sistema bancario, in particolare, se si avvererà la profezia del trasferimento di alcuni rapporti giuridici fortunati a Cassa di Risparmio che dovrebbe ricevere i fantomatici 100 milioni di euro da Banca Centrale, la quale si sarebbe dovuta indebitare verso l’estero per fronteggiare crisi di liquidità - dalla stessa causata - mettendo a garanzia i titoli in proprietà (nella sostanza i soldi dei sammarinesi, come parte dei fondi previdenziali, la riserva obbligatoria delle banche e i soldi degli enti statali). Pura follia!!! Banca Centrale attraverso il governo se ne fregherà anche della sentenza del Tribunale e compirà l’ennesimo atto di forza, magari attraverso delibere o atti totalmente sbagliati o viziati come fatto fino ad ora?
Probabilmente lo sceriffo generale crede di avere trovato l’America a San Marino, ma si deve ricredere. Il Partito Socialista auspica che lo sceriffo generale, il Presidente di Banca Centrale che lo ha nominato e il Segretario alle Finanze debbano rassegnare le dimissioni, mettendo da parte l’arroganza e l’ambizione poiché si ricorda che San Marino è una repubblica parlamentare in cui la rappresentanza popolare è affidata al parlamento e non a Banca Centrale e neppure al governo. Le loro dimissioni sarebbero normali in un contesto politico responsabile, ma si teme che la politica condotta dalla maggioranza abbia intrapreso una deriva molto pericolosa. Purtroppo, governo, maggioranza e Banca Centrale sembrano comportarsi come schegge impazzite che colpiscono chiunque senza curarsi di niente e di nessuno, Istituzioni incluse.