Ps: “Il silenzio è d’oro, non sempre però”
I sammarinesi gli avrebbero anche concesso di presentarsi, magari per darsi un po’ di coraggio, accompagnato da qualche collega di fronte alla stampa (il fido mentore Podeschi è per questo sempre a disposizione) purché spiegasse la nuova ondata di dimissioni dopo l’ordinanza del tribunale.
E invece niente di tutto questo neanche un comunicato della sempre loquace e reattiva coalizione di maggioranza.
Nemmeno una posizione attendista del tipo: “ne parleremo nel prossimo Ufficio di Presidenza” o “chiariremo in Commissione consiliare”.
Stavolta è, evidentemente, dura molto dura raccontarla.
Richiedere di veder convocato il Consiglio - in via straordinaria - è per cominciare quanto l’opposizione può fare.
Nella maggioranza è bene che, chi può, dia un segnale forte all’insegna della discontinuità.
Perché al Paese ed ai nostri concittadini serve, per sperare in un futuro migliore, un segno di rottura forte e netto da Simone Celli e i suoi sostenitori.
Cs Partito socialista