C’è poco da stupirsi se SSD con toni trionfalistici esalta Celli e al tempo stesso, bistratta Tony Margiotta.
Un bipolarismo, quello dei compagni di SSD, che li porta ormai a vedere solo quello che gli pare, o meglio, quello che più gli conviene.
Giuseppe Maria Morganti nel suo classico stile, ha cercato di barcamenarsi ammettendo il rischio di perdere il collegamento con una parte della propria base ma poi – in fin dei conti – ha prevalso l’ipocrisia generale.
Meglio allora compattarsi e stare al calduccio dentro il fortino di Adesso.sm ricercando il conforto degli alleati più influenti e decisivi piuttosto che cogliere un’occasione per sviluppare una analisi.
Eppure di materiale SSD ne aveva per parlare di politica.
Ci pare, infatti, fossero numerosi gli spunti e gli elementi a disposizione di SSD come altrettanto rilevanti fossero gli interrogativi posti da Margiotta.
Ma sappiamo come e’ andata alla fine: Tra l’analisi politica e gli applausi per il coraggio di Celli hanno prevalso gli applausi per il dimissionario coraggioso e i fischi per il dimissionario dalle motivazioni incomprensibili.
Di tutto ciò sarà certamente fiera ed orgogliosa la base storica di Sinistra Socialista Democratica e quella parte di opinione pubblica che li ha votati alle ultime elezioni.
Cs Ufficio stampa del Partito Socialista
Un bipolarismo, quello dei compagni di SSD, che li porta ormai a vedere solo quello che gli pare, o meglio, quello che più gli conviene.
Giuseppe Maria Morganti nel suo classico stile, ha cercato di barcamenarsi ammettendo il rischio di perdere il collegamento con una parte della propria base ma poi – in fin dei conti – ha prevalso l’ipocrisia generale.
Meglio allora compattarsi e stare al calduccio dentro il fortino di Adesso.sm ricercando il conforto degli alleati più influenti e decisivi piuttosto che cogliere un’occasione per sviluppare una analisi.
Eppure di materiale SSD ne aveva per parlare di politica.
Ci pare, infatti, fossero numerosi gli spunti e gli elementi a disposizione di SSD come altrettanto rilevanti fossero gli interrogativi posti da Margiotta.
Ma sappiamo come e’ andata alla fine: Tra l’analisi politica e gli applausi per il coraggio di Celli hanno prevalso gli applausi per il dimissionario coraggioso e i fischi per il dimissionario dalle motivazioni incomprensibili.
Di tutto ciò sarà certamente fiera ed orgogliosa la base storica di Sinistra Socialista Democratica e quella parte di opinione pubblica che li ha votati alle ultime elezioni.
Cs Ufficio stampa del Partito Socialista
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