Il Partito dei Socialisti e dei Democratici dopo la pandemia riporta al centro del dibattito politico il tema della prospettiva internazionale di San Marino, a partire dalla integrazione nel mercato unico europeo attraverso l’Accordo di Associazione. A 7 anni dall’inizio del negoziato e dopo 2 anni di quasi stallo delle relazioni a causa del Covid, per il PSD è necessario imprimere la spinta decisiva per uscire dalle secche di una terzietà che non dà più margini di manovra. Appare chiaro infatti che la San Marino degli anni 90-2000 non esiste più, le sue caratteristiche hanno facilitato gli scandali finanziari (e non solo) che sono stato oggetto delle Commissioni di Inchiesta e che le peculiarità rimaste non sono sufficienti ad alimentare una competitività che non abbiamo più recuperato.
Perciò il PSD organizza per giovedì 31 marzo alle ore 18 al Centro Sociale di Dogana, un confronto con il mondo imprenditoriale e sindacale, per ascoltare la loro voce e per portare il dibattito su temi concreti e di interesse pubblico. Negli ultimi anni una domanda è stata spesso usata per prendere tempo ed evitare un confronto costruttivo: “quali sono i costi ed i benefici dell’Accordo di Associazione”. Ecco perché il titolo della conferenza di giovedì è “Accordi di Associazione: costi? Benefici? Perché la domanda non ha senso”. Alla tavola rotonda, che sarà introdotta dal Segretario del PSD Gerardo Giovagnoli, parteciperanno Tito Masi per ANIS, Enrico Biordi per USL, Monica Bollini per OSLA, Gianluca Montanari per CDLS ed Enzo Merlini per CSDL.
La cittadinanza è invitata a partecipare.