Questa mattina al via la nuova Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. Petitti"stesso impegno al servizio della comunità e difesa dei più fragili"
Con l’insediamento, questa mattina, della nuova Giunta regionale del Presidente Michele De Pascale, si chiude la mia esperienza da Presidente dell’Assemblea della Regione Emilia-Romagna. Ora si apre, anche personalmente, una nuova fase ricca di stimoli e sfide, a cui avrò l’occasione di partecipare come legislatore regionale grazie alla fiducia che la comunità riminese mi ha accordato nelle recenti elezioni. È stata una seduta emotivamente intensa quella di questa mattina, dove ho avuto modo di incontrare nuovamente e ringraziare i collaboratori e le collaboratrici dell’Assemblea legislativa e delle strutture regionali che hanno supportato il nostro lavoro in questo viaggio lungo cinque anni. Ho fatto le congratulazioni e i migliori auguri di buon lavoro a Maurizio Fabbri, che da oggi mi succederà nel ruolo di presidente dell’Assemblea legislativa. Ora si riparte, in una nuova veste e ruolo ma con lo stesso spirito, contraddistinto dalla passione per la politica e il servizio al bene comune. Rimini sarà bene rappresentata nell’aula e nella giunta, un riconoscimento importante. Non dimentichiamoci però che, aldilà dei buoni risultati elettorali che hanno premiato il centrosinistra e Rimini, c’è una importante parte della nostra comunità che non si è sentita rappresentata da nessuna forza politica e non si è recata alle urne. Serve ripartire da qui, con determinazione ma anche molta umiltà, attraverso il coinvolgimento, la partecipazione e il ritorno al confronto nelle e con le comunità dell’Emilia-Romagna, a partire proprio da quella riminese che ho l’onore e la responsabilità di poter continuare a rappresentare. Il mio impegno sarà rivolto come sempre a tutto il territorio, con un'attenzione particolare verso i delusi, alle tante e ai tanti che non hanno ancora trovato nella politica la risposta ai loro bisogni, lavorando per la difesa dei diritti delle persone più fragili, degli esclusi. Se c’è una parola che più di altre mi porto con me dalla precedente all’attuale esperienza, è quella di pari opportunità, come principio e pratica per rimuovere ogni sorta di ostacolo discriminatorio dalla partecipazione delle persone alla vita sociale e prevenire ogni forma di discriminazione, a partire proprio da quelle di genere, età e condizione sociale, garantendo a tutte e tutti le stesse opportunità.
cs Emma Petitti
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