Questione morale, Ps: "Affrontiamola senza battaglie di retroguardia"

Questione morale, Ps: "Affrontiamola senza battaglie di retroguardia".
La pubblicazione degli atti relativi alla prima parte dell’inchiesta giudiziaria denominata “Conto Mazzini” sta mettendo in evidenza un quadro a dir poco inquietante della gestione della cosa pubblica degli ultimi tre decenni.
Nei giorni scorsi alcune rappresentanze politiche, desiderose di far di tutta l'erba un fascio per ragioni di pura convenienza elettorale, hanno criticato il silenzio e l'indifferenza dei cosiddetti "eredi" delle organizzazioni partitiche tradizionali.
Stiano sereni i neo-moralizzatori: non vogliamo trincerarci dietro al silenzio e all’indifferenza. Non siamo affatto disponibili a voltare lo sguardo dall'altra parte, facendo finta di nulla. Prestiamo infatti molta attenzione a quanto sta emergendo grazie all'attività della Magistratura e cogliamo questa occasione per manifestare il nostro sdegno verso comportamenti che, se confermati, hanno drammaticamente calpestato l’interesse generale della comunità sammarinese.
Siamo perfettamente consapevoli che non basta sostenere che tutto ciò appartiene ad un passato da dimenticare e da riporre in soffitta. Allo stesso modo non è sufficiente dire che ora il sistema è cambiato. Occorre effettuare un ragionamento politico serio ed approfondito che però non può avere come punto di partenza il ripudio dell’ultracentenaria storia del movimento socialista sammarinese.
Lo affermiamo a chiare lettere: la nostra storia è motivo di orgoglio.
Le più significative conquiste democratiche e sociali della Repubblica di San Marino – l’Arengo dei capifamiglia, la caduta del fascismo, la realizzazione dell’Istituto per la Sicurezza Sociale, il riconoscimento di fondamentali diritti civili e politici alle donne – sono il frutto della passione politica e dell'impegno civile delle tantissime persone che hanno militato attivamente nel movimento socialista.
Queste conquiste hanno notevolmente migliorato la qualità della vita del popolo sammarinese e appartengono ad una gloriosa tradizione politica, quella socialista, che non deve essere inquinata dal degrado etico che ha influenzato negativamente una certa stagione politica.
Ciò non toglie che ci siano responsabilità oggettive attribuibili a personaggi che in passato, in modo maldestro e per interesse personale, sono stati ai vertici del movimento socialista. Non c’è stata la determinazione necessaria a contrastare efficacemente fenomeni distorsivi che troppo spesso sono sfociati in veri e propri atti illeciti. E’ giusto riconoscere la gravità di questi comportamenti ed è doveroso farsene carico sul piano politico. Gli errori compiuti nel passato devono essere tenuti in considerazione per far in modo che certe situazioni non vengano più a ripetersi.
Fin dal primo istante, pur rifiutando un approccio giustizialista, abbiamo chiesto di fare piena chiarezza su tutte le vicende più oscure che prefiguravano il connubio politica-affari ed abbiamo rispettato rigorosamente l’attività dell’Autorità Giudiziaria. Continueremo con coerenza a muoverci in questa direzione, perché è l’unica strada percorribile per ridare credibilità, prestigio e autorevolezza alle istituzioni politiche del nostro Paese.
Consapevole della necessità e dell’urgenza di chiudere definitivamente i conti con una fase politica davvero poco edificante, il nostro partito ha già avviato un generale percorso di rinnovamento all’interno dei propri organismi. Siamo solo agli inizi, ciò è evidente, ma andremo avanti senza indugio e completeremo l’opera, dato che per tutte le organizzazioni politiche sarà scelta inevitabile mettere a disposizione del Paese gruppi dirigenti che non hanno mai condiviso – nel presente e nel passato – comportamenti e atti di governo oggetto delle inchieste giudiziarie ed hanno invece operato sempre onestamente nell’interesse della collettività.
Va da sé che il rinnovamento resterà uno slogan vuoto di significato e senza alcun impatto positivo, se non venisse accompagnato da una complessiva ridefinizione delle “regole del gioco” del sistema politico. Ci sono alcuni interventi che si possono varare in pochissimo tempo e attraverso i quali l’intera classe politica dimostrerebbe concretamente di voler contrastare l’intreccio politico-affaristico. Ci riferiamo a un complesso di provvedimenti legislativi che:
- regolamenti le cause di non candidabilità, non eleggibilità, sospensione cautelare e decadenza dei membri del Consiglio Grande e Generale;
- disciplini il conflitto di interessi facente capo a Consiglieri e Congressisti;
- introduca appositi strumenti per la verifica periodica (inizio e fine legislatura) della situazione finanziaria e patrimoniale dei membri del Consiglio Grande e Generale e del Congresso di Stato;
- elimini il potere concessorio e revocatorio del Congresso di Stato;
- abroghi i poteri autorizzativi conferiti ad alcune commissioni politiche (Commissione Esteri, Commissione Politiche Territoriali, Consiglio dei XII, ecc.), trasferendoli ad uffici della pubblica amministrazione.
La questione morale è una cosa seria e vogliamo affrontarla come tale, evitando però battaglie di retroguardia che hanno l’intenso profumo della propaganda elettorale.
Dal passato si tragga insegnamento, ma si inizi a lavorare da subito proiettando lo sguardo verso il futuro.
Con umiltà e modestia, cercheremo di fare la nostra parte.

Comunicato stampa
Partito Socialista

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