Quirinale: il Discorso pronunciato da Sergio Mattarella a San Marino
Desidero ringraziare gli Eccellentissimi Capitani Reggenti per le parole di benvenuto che hanno voluto indirizzarmi e salutare tutte le Autorità della Repubblica di San Marino qui presenti. Ringrazio anche a nome di mia figlia e della delegazione che mi accompagna per l’accoglienza così calorosa che ci è stata riservata. Un’accoglienza che riflette il legame che unisce San Marino e Italia: i nostri due Paesi sono legati dal filo indissolubile di una storia millenaria. Durante il Risorgimento italiano, San Marino accolse e protesse Garibaldi, nonostante i rischi di ritorsioni delle truppe austriache. L’Ospedale di guerra sul fronte veneto, durante il Primo conflitto mondiale, sorse con spirito di generosità dalla Repubblica del Titano, a fianco dei combattenti italiani, così come, durante la Seconda guerra mondiale, San Marino accolse decine di migliaia di sfollati durante il passaggio del fronte. L’amicizia profonda che da sempre ci unisce si fonda quindi sulla storia comune, e sul tessuto ricchissimo e quotidiano di rapporti culturali, economici, familiari. Parliamo la stessa lingua e condividiamo la stessa cultura, assieme alla responsabilità di vivere nella stessa penisola. Una tappa importante di questo rapporto è stata certamente la visita ufficiale che gli Eccellentissimi Capitani Reggenti hanno reso a Roma nel maggio del 2021, che ricordo con grande piacere. I Capitani Reggenti pro tempore, accompagnati dai membri del Congresso di Stato, hanno espresso chiaramente in quell’occasione la volontà di San Marino di rafforzare il rapporto con l’Italia, per conseguirne un salto di qualità. Questo messaggio è stato colto e condiviso da parte italiana. Abbiamo, così, assistito negli ultimi anni a un vero e proprio cambio di paradigma nelle nostre relazioni, in un lavoro comune teso a definire priorità e linee d’azione nell’interesse dei nostri cittadini e della causa della pace universale. La Commissione mista tra San Marino e Italia si è riunita due volte – nell’ottobre 2021 e nel marzo di quest’anno – divenendo una cabina di regia che ha prodotto risultati con la conclusione di cinque importanti accordi internazionali negli ultimi tre anni. Governo sanmarinese e governo italiano operano con un ritmo serrato di incontri tra i rispettivi Ministri, che hanno sovente condotto alla firma di importanti intese programmatiche e alla creazione di tavoli di lavoro all’interno dei quali sviluppare il dialogo e la cooperazione. Le sfide non sono mancate: abbiamo affrontato insieme la pandemia, una sventura che ha colpito il nostro territorio prima e più duramente di altri. Abbiamo dovuto maturare, come comunità internazionale, la consapevolezza che il Covid non conosceva confini e che la risposta doveva essere solidale e comune a livello globale, a livello europeo, e a maggior ragione tra due Paesi con territori così strettamente connessi. Superate le difficoltà e i ritardi iniziali, abbiamo lavorato efficacemente insieme, a stretto contatto, creando sinergie tra i nostri sistemi sanitari che, quindi, potranno, anche in futuro, rafforzare la nostra cooperazione nell’ambito della salute, a vantaggio di San Marino e anche delle realtà italiane più vicine. Eccellentissimi Capitani Reggenti, l’Italia guarda con amicizia e ammirazione alla storia millenaria di San Marino, antichissima democrazia, e Repubblica, ove “perpetua libertà si gode”, come disse, nella sua orazione, Giosué Carducci, in occasione dell’inaugurazione di questo Palazzo che ci ospita con tanta generosa accoglienza. Una storia che porta, ancora oggi, un attualissimo messaggio di attaccamento orgoglioso alla propria indipendenza e alla libertà. Messaggio che reca nel mondo, consapevole che la dimensione di uno Stato non altera il suo profilo e la sua missione morale: l’adesione al Consiglio d’Europa e alle Nazioni Unite, il contributo offerto alla Conferenza sulla sicurezza e cooperazione in Europa di Helsinki ne sono diretta testimonianza. Valori che sono le fondamenta del progetto di integrazione europea, di cui l’Italia è membro fondatore. Un progetto, quello di integrazione europea, che appare oggi ancor più indispensabile a fronte di sfide globali - che i singoli Paesi da soli non sono in grado di affrontare - sino al drammatico ritorno della guerra in Europa, con la barbara aggressione della Federazione Russa all’Ucraina. Proprio in questi giorni, San Marino è impegnata nelle fasi decisive del negoziato con l’Unione Europea per un Accordo di Associazione che le assicuri l’accesso ai benefici di una integrazione con le regole dell’Unione Europea. Un negoziato che richiederà certo scelte lucide e coraggiose. Un’occasione storica sia per l’Unione sia per la Vostra Repubblica. L’Italia è al Vostro fianco in questo processo, nella convinzione che San Marino sia parte significativa della grande famiglia europea. Auspico, quindi, che il negoziato possa avere rapidamente successo. Eccellentissimi Capitani Reggenti, se San Marino e Italia sono unite nel condividere la nostra meravigliosa Penisola e appartengono entrambe alla famiglia europea, il nostro sguardo e la nostra azione devono orientarsi anche su un piano globale. L’Italia apprezza fortemente il contributo peculiare che San Marino porta autorevolmente nelle organizzazioni internazionali cui partecipa. Un contributo fondato su quell’attaccamento alla libertà, ai diritti umani e a un ordine multilaterale basato su regole, che vede, ad esempio, San Marino attivamente promuovere, insieme all’Italia, una riforma delle Nazioni Unite in senso democratico e rappresentativo. In questo quadro più ampio, vorrei soffermarmi su un tema che è di particolare urgenza, quello della risposta ai cambiamenti climatici. Vorrei qui ricordare le vittime della tragica alluvione che ha colpito i territori dell’Emilia Romagna, tanto vicini alla Vostra Repubblica, e vorrei ringraziare San Marino e la sua protezione civile per la fattiva solidarietà dimostrata in quell’occasione. Guardiamo con grave preoccupazione all’emergenza climatica che colpisce con violenza particolare la nostra regione mediterranea, con fenomeni climatici estremi che stanno gravemente danneggiando il nostro ecosistema e minacciando il nostro stile di vita. Insieme, i Presidenti dei Paesi del Mediterraneo che fanno parte dell’Unione euopea e del gruppo Arraiolos, abbiamo rivolto un appello all’azione, affinché si adottino iniziative urgenti ed efficaci per arrestare e invertire gli effetti della crisi climatica. È un appello che rinnovo anche in quest’occasione a San Marino, Paese mediterraneo come il nostro e anch’esso colpito dalla crisi climatica, perché si possa insieme lavorare a livello locale, nazionale e internazionale, guardando ad esempio alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop 28), in corso in questi giorni a Dubai, e alla prossima Presidenza italiana del G7, che intendiamo utilizzare anche per mantenere alta l’attenzione su questa emergenza. Eccellentissima Reggenza, il nostro rapporto bilaterale vede, oggi più che mai, una forte sinergia nell’azione dei nostri due Paesi. A conferirle forza sono le fondamenta, solide e antiche, della nostra amicizia, e di cui questa visita vuole essere segno. Radici che consentono di guardare con ottimismo al futuro che vogliamo costruire insieme. Grazie per l’accoglienza.
Il discorso di Sergio Mattarella