Renzi sconfessa anche la maggioranza
“Finalmente si fa quello che chiedo da un anno e mezzo”. Con queste parole, rilasciate alla Tv di Stato a commento della conclusione del dibattito sull’Accordo di Associazione con l’UE, il Segretario di Stato Renzi, così come è avvenuto nel caso della consulenza Gozi, recita la parte dell’incompreso e cerca di mistificare anche quello che la maggioranza ha approvato correggendo radicalmente l’impostazione che lo stesso Renzi aveva chiesto. È evidente ogni giorno sempre di più la differenza di atteggiamento tra Renzi e la maggioranza, anche su questo tema. Basta leggere l’Ordine del Giorno che la maggioranza aveva inizialmente depositato nel quale sta scritto: “Il CGG sottolinea l’impegno della Segreteria di Stato per gli Affari Esteri (…) per aver individuato le principali linee rosse inerenti l’applicazione del futuro Accordo di Associazione; (…) dà mandato al Segretario di Stato per gli Affari Esteri di proseguire l’attività negoziale con i competenti Servizi dell’Unione europea, per raggiungere, nei tempi più rapidi possibili, la definizione di un testo (…) che possa sostanziarsi nella parafatura di un Accordo (…)”. Il nuovo Ordine del Giorno, approvato all’unanimità e raggiunto dopo un confronto vero e responsabile fra maggioranza e opposizione, non contiene nessun mandato e recita molto diversamente su come dovrà proseguire il negoziato e sulle modalità attraverso le quali si potrà giungere alla individuazione delle “famose” linee rosse e, soprattutto, alla condivisione delle proposte di adattamento. Il nuovo OdG dice infatti: ”Il CGG (…) impegna inoltre il Congresso di Stato a predisporre nello svolgimento dei lavori consiliari, il necessario confronto, nell’ambito del quale tutte le forze politiche forniranno posizioni generali e specifiche relative alle principali priorità dell’accordo, al fine di giungere a una deliberazione, la più condivisa possibile, circa gli indirizzi sui prossimi passi negoziali, e come condizione fortemente auspicabile per una eventuale parafatura dell’Accordo.” Ora è la maggioranza che deve dire se vuole sconfessare se stessa o andare fino in fondo per scongiurare il pericolo che le forze di opposizione hanno già denunciato: che quello che vogliamo e dobbiamo fare come Paese per raggiungere con l’UE un soddisfacente Accordo non sia sotto ricatto dell’ambizione politica di un uomo solo. Nel frattempo le forze di opposizione chiederanno un incontro urgente con il capo negoziatore, l’ambasciatore Benedettini, per allontanare ogni ambiguità sulla prosecuzione dei negoziati con Bruxelles. Chiederemo inoltre, come contenuto nell’ordine del giorno approvato, ma immediatamente sconfessato dallo stesso Renzi, di poter avere quanto prima il materiale di sintesi relativo ai punti fondamentali dell’accordo, sui quali poi poterci confrontare.
Le forze politiche di opposizione