Renzo Serafini illumina con “Immersive” il Fuori Salone internazionale 2022 di Milano e cresce sul mercato internazionale
Illuminazione a batteria e basso consumo caratterizzano nuove lampade per mondo accoglienza e ristorazione. Sono accese a Pantelleria a “Dispensa Pantesca” e nella nuova “Villa delle Rose” a Misano dove ogni punto luce diventa complemento d’arredo
La crescita oltre confini di Renzo Serafini e del suo concept luce fa un nuovo salto in avanti. Alla base del successo la piena espressione del grande design Made in Italy: creatività, innovazione, lavorazione rigidamente hand made, artigianale, progetti custom per ogni cliente. Soprattutto, la sua nuova idea di creare lampade che si trasformano in veri complementi d’arredo, pensati per essere parte dell’ambiente che le ospitano. Risultato: da questo mese le soluzioni luce di Renzo Serafini saranno esposte e distribuite 10 show-room del Regno Unito. Mentre, nuovo distributore transalpino ha acquisto l’esclusiva per esposizione e vendita a Parigi e nel resto del Paese. Lo stesso è accaduto per Amsterdam e Olanda e per un' agenzia statunitense che oggi propone “Renzo Serafini” ad architetti e designer top level di Miami e californiani. A segnare il nuovo passo avanti internazionale è stata la partecipazione del designer riccionese al Salone del Mobile di Milano del mese scorso. La sua azienda mancava dall’appuntamento mondiale con il design italiano dal 2020. Durante quella settimana lo spazio “Immersive” della “Galleria Bagutta” di Corso Garibaldi, allestito con rigore minimalista e un sorprendete colore di pareti e arredi blu di Prussia, progettato dall’architetto riccionese Giovanni Cenni e per la grafica da Nadia Ricci di studio “Mimetico”, ha registrato tre giorni di eventi e incontri sempre sold out. “Siamo tornati con un nostro spazio Off Salone, interamente dedicato alla luce, visto che quest’anno il design/illuminazione non era inserita nel programma in Fiera della manifestazione. È stato un successo persino sorprendente. Non mi aspettavo tanto interesse. Architetti, distributori, aziende, soprattutto internazionali, sono rimaste colpite dalle mie proposte. In particolare dal concetto di pensare a lampade e sistemi di illuminazione come veri e propri complementi d’arredo, inseriti in modo immersivo dentro ogni ambiente - spiega Renzo Serafini - la crescita della presenza internazionale apre nuove prospettive di sviluppo nella fascia top del mercato e quest’anno contiamo di arrivare a quota 20% del nostro fatturato proveniente da fuori confine. Obiettivo reso possibile anche grazie all’ingresso nel nostro capitale societario del fondo di private equity, creato da Andrea Aureli”. E le creazioni più apprezzate nelle nuove collezioni lampade e punti luce, sono quella a batteria, che si accompagnano a completi d’arredo a ponte, perfetti per tavoli, ripiani e le superfici di ogni ambiente. La loro alimentazione a basso voltaggio e la loro ricarica, abbassano i consumi energetici. Sono sempre dimmerabili per garantire l’intensità di luce in ogni situazione e le lampadine LED utilizzate sono quelle USA di Soora, che riproducono colori intensi e sfumature di bianco con la stessa precisione della luce naturale sono senza tonalità blu per offrire o salute e benessere della vista. Si trovano già nel locale più affermato di Pantelleria “Dispensa Pantesca”, nella ristrutturazione dell’Hotel romano “Velabro” curato dallo studio milanese “Studio Garibaldi Architets” e sulla collina di Misano nella nuova “Villa delle Rose” in cui ogni punto luce è cifra del restyling del locale e del suo ristorante “Asian”. In questo caso, Renzo Serafini insieme a Giovanni Cenni hanno segnato intervento luce e architettonico negli esterni dell’edificio con 6 anfore luminose (altezza 8 metri) e con tavoli luminosi per le cene ad “Asian”. Lampade a batteria sono entrate nei anche nei due nuovi locali giapponesi della catena “Pascucci” e in quelli della riviera autoctona del designer di Riccione: nuovo “Birrodromo” a Rimini, “Roof Top Alto” a Cervia e “Ondina” di Milano Marittima.
c.s. Carlo Bozzo
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