Repubblica Futura: l’ossessione di Marco Severini

Repubblica Futura: l’ossessione di Marco Severini.

Da qualche mese ormai, per non dire anni, Repubblica Futura è oggetto della maniacale ossessione di Marco Severini e del suo Giornale.sm., un sito web registrato all’estero. A leggerlo pare quasi che l’unica lista a presentarsi alle prossime elezioni e l’unico partito politico sulla scena sammarinese sia Repubblica Futura, tanto è lo spazio che Severini ci dedica. Nel ringraziarlo per questa pubblicità sarà utile spiegare ai Sammarinesi, quelli che ancora non lo conoscono, chi è Severini e che metodi usa. Dopo anni di alacri gestioni condominiali (non sappiamo se apprezzate o meno), ha iniziato a battere il territorio in cerca di scoop (memorabili quelli in cui si è affannato a dare la falsa notizia di un decesso, in totale disprezzo della verità e del doveroso rispetto verso i congiunti, oppure le foto splatter che nessuno si sarebbe mai sognato di scattare, non di pubblicare) per ripiegare infine su altri business, iniziando a intasare il Tribunale di sue denunce a destra e a manca. Insomma un soggetto con il quale molti a San Marino non vogliono avere nulla a che fare. Altri lo temono. Celebre ormai è la minaccia “ti metto su Severini” che poi equivale a “ti faccio male”, “ti sputtano”. Siccome noi non abbiamo nessuna paura, continuiamo per la nostra strada. Però non siamo neanche fessi e crediamo che i Sammarinesi debbano conoscere i motivi del suo livore verso di noi. Facciamo delle ipotesi: forse perché non gli abbiamo mai dato un soldo per scrivere bene di noi? Forse perché anche in questa campagna elettorale abbiamo deciso di non elargire a lui nessuna sponsorizzazione? Forse perché non abbiamo rapporti con lui e non gli passiamo notizie o pettegolezzi? Quanti politici locali pendono dalle sue labbra? Alcuni addirittura, si dice, vanno alle riunioni compulsando il telefonino per tenerlo aggiornato in tempo reale. Talvolta è lui stesso che promuove riunioni politiche, magari nel tentativo di creare alleanze. Celebre il recente camparino al ristorante il Piccolo (mai smentito), o un incontro in una sede di partito svoltosi alla presenza - attiva, ci dicono - del nostro eroe. Forse ancora perché abbiamo sostenuto emendamenti, durante l’approvazione della legge sulla stampa, che definissero chiaramente il ruolo del giornalista professionista? Che chiedevano che ogni testata, compresi i cosiddetti blog che danno notizie politiche, dichiarino da chi prendono soldi? Perché abbiamo voluto che le pubblicità degli organi istituzionali vadano prioritariamente a giornali veri? O forse, e questo sarebbe ancora più grave, perché Severini è solo uno strumento nelle mani di poteri ben più forti che ne dettano la linea? Questi sono solo interrogativi, ipotesi. Certo è complicato capire diversamente il motivo di tanto astio, tanto livore, che lo porta a travisamenti della realtà tanto macroscopici. In ogni sede ormai i rappresentanti di RF hanno dimostrato di non aver nulla a che fare con quella che lui chiama “cricca”. Non è arrivata a conclusioni contrarie né la Commissione di Inchiesta - ben due! - né il Tribunale in innumerevoli procedimenti nei quali, peraltro, nessun esponente di RF è mai stato neppure indagato. Ma questo non conta e Severini cerca ogni modo per gettare discredito, con commenti stralunati, suoi o dell’amico Lazzari (famoso per essere stato assai vicino a qualche Mazziniano d’antan), con ricostruzioni fantasiose, con denunce nei confronti di esponenti di RF (ovviamente archiviate dal Tribunale, tanto erano infondate). Da ultimo con fotomontaggi che hanno solo l’obiettivo di trarre in inganno, tanto sono ambigui, ammantandoli come satira che invece satira non è. Per quanto ci riguarda un discrimine della politica passa tra chi ha a che fare con questo soggetto e chi ha il coraggio di dire no (ce ne sono di persone rette e coraggiose anche in altri partiti e movimenti politici), persone che, guarda caso, vengono immancabilmente attenzionate dagli scoop o dalle "satire non satire" di Severini. Crediamo nella libertà di stampa e di espressione, non negli insulti, nella falsità e nel gratuito o prezzolato discredito. Ci impegniamo quindi con i cittadini a continuare a non avere alcun rapporto con questo soggetto. A non foraggiarlo con danari o con notizie. Abbiamo proceduto a depositare due esposti alla Commissione Elettorale ed alla Commissione Garante dell’Informazione ed adiremo anche le vie legali. Ci impegniamo con i cittadini a valutare nella prossima legislatura tutte le iniziative istituzionali che chiariscano definitivamente quali sono gli addentellati di Severini, quali i suoi legami e chi sostenga economicamente il suo sito estero. Allora davvero riusciremo a fare piena luce su tante cose che sono successe negli ultimi quindici anni nel paese. Ovviamente questo sarà l’unico scritto che dedicheremo a Severini in questo periodo, abbiamo già sprecato troppo tempo.

cs Repubblica Futura

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