Repubblica Futura su maggioranza e gestione del Tribunale
Oramai è chiaro a tutti il motivo per cui questa maggioranza è nata: fare terra da ceci in Tribunale ed eseguire i desiderata di Gabriele Gatti. Da mesi, infatti, la maggioranza e il Governo si occupano solo di mandare a casa Dirigenti e giudici non graditi, con azioni di sindacato, autotutele o qualunque altra idea che gli possa venire, per rimettere in sella i vecchi poteri, bloccare indagini e procedimenti ed impedire a processi come il Conto Mazzini di arrivare a conclusione. Non c’è nient’altro, non ci sono altre politiche. Dimenticate le riforme, dimenticata completamente l’economia, che da qualche mese mostra segni di inesorabile e pesante declino, ma questo a maggioranza e Governo pare non interessare. Si ragiona solo di progetti a lunghissimo termine, si fanno un po’ di chiacchiere a uso Tv, ma nel frattempo gli investimenti si sono bloccati, l’occupazione dei sammarinesi scende, le imprese si riducono e San Marino si incammina verso una recessione che non viene minimamente contrastata. In questo quadro Rete cosa fa? Non trova di meglio che rivendicare qualche battaglia di retroguardia a lei cara, in questo caso quella contro la possibilità per il Congresso (a seguito di ratifica del Consiglio) di concedere credito agevolato ad imprese che vogliano porre in essere in Repubblica importanti progetti di sviluppo e crescita. Dopo una quantità incredibile di capriole per rinnegare tutte le battaglie fatte in passato (da quelle per la trasparenza degli atti a quelle contro le sedute segrete, da quelle per il rispetto dell’autonomia della Magistratura a quelle a sostegno dei giudici che stanno seguendo il Conto Mazzini, da quelle per il porta a porta a quelle per lo stop alle delibere clientelari, eccetera eccetera…), Rete pensa bene di ripiantare la propria bandierina su un provvedimento capace di garantire sviluppo e crescita economica, quello portato avanti dal precedente governo riguardante il credito agevolato. Proprio in questo momento, a dimostrazione di quanto poco siano sintonizzati sulla realtà. Si perché grazie anche a questo provvedimento importante per colmare un gap significativo di competitività che il Paese ha (quello legato al costo del credito, molto più alto che nel circondario) si sono potuti realizzare almeno un paio di importanti investimenti in territorio: quello di Alutitan (18 milioni di euro investiti, 40 posti di lavoro nuovi che si creeranno) e di Phytoprime (2 milioni di investimento e 13 posti di lavoro già creati, in attesa di una ulteriore crescita). Ed almeno altri 2 progetti di investimento erano in corso di valutazione, da parte di altre due aziende storiche sammarinesi, prima che questo nuovo Governo e le sue dissennate politiche di contrasto agli investimenti (come dimenticare, ad esempio, il provvedimento che ha eliminato la libertà di assunzione per le imprese?) facessero finire tutto nel dimenticatoio. Per carità, trovare un modo per ridurre la discrezionalità è sempre cosa buona. Ma gli investimenti importanti hanno caratteri di eterogenicità talmente ampi da rendere difficile ricondurli a parametri fissi: potrebbero esserci caratterizzanti dal punto di vista dell’investimento finanziario posto in essere (con ricadute, quindi, principalmente a livello di entrate per lo Stato, tramite imposte e tasse), piuttosto che dal punto di vista dell’occupazione generata (con ricaduta sociale significativa), o magari a livello di riconversione energetica (con una ricaduta principalmente ambientale), ecc…tutti questi investimenti possono esser meritevoli di sostegno, ma i parametri di giudizio e le caratteristiche che portano con sé sono diversissimi, ed è difficile parametrarli. Quindi tanti auguri di buon lavoro, ma nel frattempo, per cortesia, invece di fare filosofia utilizzate gli strumenti che le leggi fatte dal precedente governo mettono a disposizione per garantire un po’ di sviluppo di cui questo Paese ha tanto bisogno, invece che contrastare tutto per partito preso. I danni che avete fatto in campo economico, con il vostro furore ideologico di dire che quanto fatto in passato era tutto sbagliato, sono purtroppo già enormi. Ps: cara Rete, il credito agevolato NON è una agevolazione fiscale! E quindi non mina nessun principio di concorrenza! È un intervento che serve a ridurre un gap di competitività del nostro sistema e quindi a permettere investimenti importanti a San Marino invece che all’estero. Almeno questo…