È stato presentato in pompa magna qualche giorno fa il fascicolo elettronico attraverso il quale è possibile scaricare e stampare, per chi ne ha diritto, il green pass sia di avvenuta guarigione che di vaccinazione. Peccato però che durante la conferenza stampa si siano "dimenticati" di dire alla popolazione che il certificato non è ancora utilizzabile in quanto non valido. Nonostante il green pass sia infatti attivo dal primo luglio, mancano ancora gli accordi a livello italiano ed europeo per poterlo utilizzare. Ma non era questo il governo che vantava ottimi rapporti con l'Italia? Lo sanno che oltre confine stanno pensando di estenderlo anche per accedere a mezzi di trasporto, eventi, bar e ristoranti? A chi si devono attribuire questi ritardi ed incertezze? In tutti gli Stati europei il green pass è una realtà, ed anche negli Stati non UE come Islanda, Liechtenstein, Svizzera e Norvegia. Manchiamo solo noi e il Vaticano. Alla beffa del pass disponibile ma non attivo si aggiunge anche quello del riconoscimento dello Sputnik, vaccino che molti paesi europei non accettano tra cui, al momento, anche l’Italia. Saremmo curiosi di sapere dal Segretario Ciavatta (che si è ben guardato dal partecipare alla conferenza stampa di presentazione del pass, delegata al suo segretario particolare) le prossime mosse del governo sulla questione. E invece tutto tace. Ma si sa è estate, c'è il sole, il caldo, la gente va al mare ed i problemi passano in secondo piano. Almeno fino a quando un cittadino munito del suo green pass verrà fermato in aeroporto e rispedito a casa perchè al momento è carta straccia.