Repubblica Futura sull’attuale fase congiunturale del sistema finanziario

Repubblica Futura sull’attuale fase congiunturale del sistema finanziario.

Non entriamo nel merito dei contenuti in seduta segreta della Commissione Consiliare Finanze se non apprezzare l’utile contributo alla discussione dei rappresentanti di BCSM. A questo proposito auspichiamo che in sede di prima lettura del progetto di riforma di BCSM, presentato da Repubblica Futura, si possa avere un ampio dibattito con la massima apertura a tutti i contributi. L’avvio del progetto NPL, i dialoghi serrati con il FMI, l’accordo di associazione con la UE, chiedono che la nostra Banca Centrale esca dall’attuale stallo negli organi gestionali e abbia una guida autorevole, magari sammarinese, per condurre il settore nel delicato accesso al mercato unico e alla progressiva uniformazione sui parametri comunitari in materia finanziaria. Sugli altri punti l’auspicio è che vi sia la massima trasparenza e condivisione non solo con le forze politiche ma con i cittadini. RF pensa da tempo - ed e’ l’unica a dirlo rispetto al pensiero unico imposto dalla Presidente di BCSM - che nel settore finanziario serve una svolta, partendo da BCSM che deve essere il centro propulsore per uno sviluppo armonico che garantisca risparmiatori, supporti i progetti di sviluppo, fornisca prospettive occupazionali qualificate ai giovani sammarinesi. Per questo abbiamo già fatto un confronto con le forze sindacali, OSLA, ANIS e USOT sul progetto di riforma di BCSM. Confronti costruttivi e franchi dei quali doverosamente terremo conto. Questa fase delicata di transizione verso le prossime elezioni e con il negoziato in corso per l’associazione alla UE è di vitale importanza per il futuro della Repubblica. Vi sono scelte delicate da prendere in una fase molto complessa in cui l’elevato peso dei tassi di interesse, il quadro congiunturale mondiale complesso e incerto richiedono scelte molto ponderate e la nostra Repubblica ha ormai superato la soglia psicologica nel rapporto debito pubblico/PIL del 80%. RF farà delle proposte, avrà un atteggiamento serio rispetto ai temi. Non siamo soddisfatti di quanto fatto fino ad oggi dalla maggioranza nel settore finanziario. Mancano progetti innovativi e l’industria finanziaria è ancora ingessata e bloccata a logiche, anche di potere, stile anni ottanta. E sembrano ricomparire magicamente pericolosi personaggi di un passato da dimenticare che credevamo ormai lontani da San Marino e che invece ronzano intorno alla banche e ai centri decisionali di settore. L’accordo di associazione con la UE può essere un punto di svolta. Avere un rapporto corretto e strutturato con l’UE, soprattutto per il settore finanziario, è fondamentale per uscire da un limbo e abbandonare vecchi retaggi. RF dal suo ruolo di opposizione non farà mancare il suo apporto e non si sottrarrà al confronto con i Segretari competenti sia sui temi finanziari che su quelli dell’accordo di associazione alla UE, con lealtà e nel rispetto dei ruoli, senza chiedere strapuntini. In questa fase storica riteniamo preminente l’interesse della Repubblica rispetto alle dinamiche politiche. I cittadini lo chiedono e soprattutto i giovani, quelli magari che stanno iniziando un nuovo anno scolastico o universitario e che hanno il diritto di trovare in Repubblica posti di lavoro adeguati alla loro preparazione.

cs Repubblica Futura Membro dell’Associazione dei Liberali e Democratici Europei (ALDE)

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