Repubblica Futura sulla convocazione del Consiglio giudiziario plenario
Solo ieri avevamo dato conto di quanto Governo e Maggioranza stiano procedendo a tappe forzate nel fare “terra da ceci in Tribunale”. Evidentemente la fretta pressa il Segretario Ugolini, dato che proprio ieri abbiamo appreso di una nuova convocazione di un Consiglio Giudiziario Plenario per i giorni di lunedì e martedì prossimi. Ciò che stupisce è che a richiedere, peraltro con urgenza (!), tale convocazione sia proprio il Segretario Ugolini. Segretario, ci chiediamo, che fretta ha? Forse teme che la sua maggioranza possa scollarsi davanti ad una mozione di sfiducia nei suoi confronti, mozione che peraltro abbiamo già annunciato? forse vuole realizzare il progetto della “terra da ceci in Tribunale” prima che gli organismi internazionali la stoppino definitivamente? o forse non sa proprio cosa sta facendo? È incredibile la noncuranza con cui, a fronte di una mozione di sfiducia annunciata e del monito del Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa dall’astenersi da ogni ulteriore iniziativa prima che sia concluso il ciclo di valutazione del Greco e che siano applicate le raccomandazioni lì contenute, il Segretario Ugolini “imponga” ai Reggenti uscenti, a due giorni dal primo ottobre, di convocare una nuova riunione del Consiglio Giudiziario Plenario, per completare il suo progetto. Il menu è presto detto. Si vuole addirittura nominare un nuovo Magistrato Dirigente. Ci piacerebbe sapere secondo quali criteri, scelto e proposto da chi. Ci piacerebbe sapere se le votazioni che hanno portato alla cacciata del Professor Guzzetta siano legittime o meno, ma tutte queste domande devono rimanere senza risposta! Ovviamente, nonostante anche molti consiglieri di maggioranza avessero espresso questo auspicio, che cioè la scelta di un Magistrato Dirigente potesse essere condivisa, Ugolini tira dritto e lunedì stupirà tutti con effetti speciali, scegliendo il “suo” Magistrato Dirigente. Poi avanti con la “pulizia”. Assisteremo probabilmente ad un nuovo spettacolo in cui alcuni politici, i commissari di maggioranza del Consiglio Giudiziario Plenario, forti delle loro competenze in “fatto e diritto” - come quelle indiscutibili di “mister preferenza” - sapranno valutare ricorsi presentati, guarda caso, da interessati; sapranno valutare la bontà di un bando di concorso e finanche lo svolgimento stesso del concorso o delle nomine. Il tutto senza minimamente curarsi dell’onorabilità e della correttezza di chi quei concorsi li ha sostenuti o di chi li ha giudicati. Questo non conta. Ugolini ed i suoi “amici” hanno deciso che 7-8 giudici del Tribunale se ne devono andare, che poi lo strumento sia una legge retroattiva, una autotutela o un sindacato poco importa, basta che tolgano il disturbo! Ormai chi dicesse che a San Marino non esiste più nè giustizia nè stato di diritto potrebbe non temere di essere smentito. E ciò che è peggio, ciò su cui tutti i cittadini dovrebbero meditare, è che questo stato di cose non riguarda solo questo o quel giudice, questo o quel politico, che può essere cacciato su due piedi, nel primo caso, o ridotto al silenzio con mezzucci intimidatori nel secondo. Questo stato di cose riguarda tutti noi, perché il “metodo Ugolini” una volta sdoganato, potrà colpire chiunque... Repubblica Futura non ci sta, e finché avrà forza, incurante di intimidazioni, minacce e derisione, continuerà, nell’interesse del Paese e di tutti i Sammarinesi a gridare la verità e a difendere i diritti di tutti i cittadini, contro l’oppressione di Ugolini e dei “padroni e madrine vicini o lontani”.