RETE ha condotto un’analisi approfondita sulla situazione finanziaria dello Stato con particolare riferimento al debito pubblico e al Bilancio consolidato. La pesante eredità debitoria e l’enorme costo del debito estero impongono una attenta riflessione dalla quale deve scaturire una concreta programmazione finanziaria per mettere in sicurezza il Paese. Non è possibile uscire dalla drammatica emergenza contraendo nuovi debiti per pagare vecchi debiti. Raggiungere il pareggio di Bilancio deve essere un obiettivo prioritario, consolidando le entrate e attuando una politica di rigore sulla spesa corrente. Occorre mobilitare le risorse interne infruttifere che offrono la possibilità non solo di dimezzare il costo del debito ma anche di premiare equamente i risparmiatori e i dati statistici pubblicati da Banca Centrale confermano questa possibilità con una raccolta infruttifera di poco più di 2 miliardi presente nelle banche sammarinesi. RETE ritiene fondamentale mantenere la ricchezza all’interno del Paese anche attraverso il rientro dei capitali dall’estero. Pertanto sostiene che si avvii la diversificazione del debito, come anche suggerito da organismi internazionali, emettendo a breve una prima trance di titoli del debito riservati al mercato interno, a medio-lungo termine e a tasso remunerativo. Al contempo attraverso un piano pluriennale e una gestione programmata si deve procedere ad un graduale rientro del debito pubblico rendendolo sostenibile. RETE è convinta che tale politica rafforzi l’autonomia della Repubblica e gratifichi le famiglie dei risparmiatori. Per RETE l’interesse generale dello Stato e la difesa dei risparmiatori stanno sopra ogni cosa.
Cs Movimento RETE
Rete: alla luce dei Conti pubblici serve concreta programmazione finanziaria
4 feb 2022
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