Rete chiede chiarimenti su CartaSì
Tale possibilità è stata normata tramite il nuovo regolamento di Banca Centrale emanato nel 2014 il cui scopo è quello di creare le condizioni per la nascita di Istituti di pagamento e Istituti di moneta elettronica sammarinesi per conseguire un livello sempre maggiore di autonomia nel comparto dei servizi di pagamento: così aveva risposto il governo ad una precedente interpellanza. Ci si chiede, alla luce di queste affermazioni, come possa il regolamento aver contribuito a un consolidamento dei rapporti di collaborazione con Cartasi e con gli altri operatori esteri. Quali le motivazioni alla base della scelta di portare avanti tale tipo di approccio e se sia dettata dal fatto che verosimilmente esistano problemi di accesso da parte degli operatori sammarinesi ai circuiti utilizzabili tramite il gestore italiano CartaSi. A queste domande abbiamo chiesto risposta tramite interpellanza depositata venerdì scorso per cercare di avere un quadro ancora più chiaro, ma anche per capire quale sia la linea direttiva che il governo intende affrontare.
Se infatti ci si trovasse, come pare, di fronte alla volontà da parte di Cartasì di non garantire più il servizio agli Istituti sammarinesi e di conseguenza anche a tutti i propri clienti (sammarinesi e non) crediamo sia necessario capire se sono stati presi contatti con altri operatori (ad es. in paesi vicini come la Svizzera) oppure se il nostro sistema abbia immediatamente accantonato ogni alternativa possibile, puntando sulla realizzazione di un circuito interno a San Marino che in termini di costi potrebbe risultare molto più oneroso anche per i nostri concittadini.
In tal caso crediamo sia necessario capire quanto costerà ai sammarinesi il servizio di carta di credito in futuro.
Comunicato stampa
Movimento Civico Rete