Rete: Governo deve procedere su tre binari: crescita, revisione della spesa e aumento delle entrate
Il bilancio pubblico da circa un decennio soffre di un disavanzo strutturale, arrivato ora a 70 milioni di euro all’anno. Una perdita annua che non può essere mantenuta. Il debito assunto da San Marino è ormai consolidato e andrà rifinanziato a condizioni tali da renderlo sostenibile anche nel lungo periodo. Condizione necessaria per l’ottenimento di bassi tassi di interesse è il raggiungimento di realistico equilibrio di bilancio, che riduca sostanzialmente il deficit anche nell’ottica di garantire un adeguato piano di investimenti pubblici utili a rafforzare la crescita economica, i cui numeri pure sono lusinghieri come confermato dalle recenti stime. Non da meno è necessario differenziare le fonti di finanziamento privilegiando quelle meno onerose, anche attraverso emissione di titoli rivolti al mercato interno. Riteniamo che il Governo debba procedere speditamente essenzialmente su tre binari: crescita, revisione della spesa e aumento delle entrate. La crescita va ricercata attraverso l’investimento delle risorse prese in prestito in interventi di carattere infrastrutturale e di stimolo ai consumi. La revisione della spesa deve essere attuata colpendo le sacche di privilegio ancora finanziate dall’erario e tagliando gli sprechi, senza intaccare i servizi sociali che lo Stato deve continuare a garantire alla cittadinanza. L’aumento delle entrate andrà perseguito mediante una serrata lotta all’evasione fiscale e una revisione delle imposte dirette dettata dai principi di giustizia sociale, equità e redistribuzione verso il basso di ricchezza mediante i servizi sociali: ognuno secondo le sue capacità, a ognuno secondo i suoi bisogni deve essere l’imperativo e il punto cardinale di questi interventi non più rimandabili. Non da ultimo non sono più rinviabili gli interventi atti a rendere sostenibile il bilancio previdenziale, che senza correttivi in pochi anni prosciugherà tutte le pur ingenti riserve accumulate da parte di generazioni di lavoratori. Siamo consapevoli che quelli sopra enunciati sono interventi oggettivamente complessi, che andranno preventivamente condivisi con tutte le parti sociali e politiche, che probabilmente le necessarie misure verranno ferocemente osteggiate da chi ancora vuole rimanere arroccato su anacronistici privilegi di classe o di corporazione: cionondimeno non ci fermeremo e perseguiremo con fermezza gli interessi del Paese.
Cs Movimento RETE