Rete: le 'balle' di Libera su sanità e bandi pubblici
Le balle di Libera sul rischio di privatizzazione della sanità si aggiungono a quelle sugli improbabili “casi” creati ad arte in tema di bandi pubblici, a quella sulla “restaurazione” in Tribunale, a quelle sullo “svuotamento drammatico” del centro storico. Il fatto che il nuovo ospedale venga costruito attraverso una partnership pubblico-privato non significa che verrà privatizzato, ma che lo Stato potrà permettersi di costruirlo senza pesare eccessivamente sul bilancio e mantenendo la sanità pubblica, che non è mai stata messa in dubbio. Anzi, proprio la pandemia ha reso lampanti le differenze e la capacità di reazione degli Stati con una sanità pubblica in confronto a quelli con una sanità privata. Sarebbe autolesionista fare una scelta contraria e il percorso che si sta portando avanti con grande fatica mira proprio a liberarla dagli interessi privati e clientelari che continuano a minarne le fondamenta. Tra l’altro, non si capisce come mai quando la cooperazione pubblico-privato la propone Libera (nella sua veste di ex maggioranza Civico 10 e SSD) è cosa buona e giusta; per gli stessi partiti oggi è una bestemmia. La costruzione del nuovo ospedale non è certo un’idea originale, sono anni che se ne parla. La differenza si vedrà nella capacità di trasformarla da uno slogan a un fatto. Libera continua strumentalmente ad alimentare il fuoco del malcontento sulla sanità fingendo di non vedere gli enormi sforzi portati avanti per risolvere problemi vecchi e nuovi, non riconoscendo tutta la produzione legislativa in forte discontinuità con il passato, incluso il passato recente in cui neppure i documenti programmatici come il Piano sanitario venivano elaborati. Se Libera leggesse la lettera aperta del Segretario alla Sanità senza livore, si accorgerebbe che non contiene alcun biasimo nei confronti dei giornalisti per aver pubblicato materiale riservato; al contrario è evidente la frustrazione, che facciamo nostra, di non poter contare su un sistema che non si fa scrupolo a disattendere al proprio mandato e che non ci pensa proprio a fare squadra per ricucire la fiducia in quella sanità pubblica che solo a parole Libera dice di voler difendere. Manipolare la realtà e amplificare la voce di chi ha tutto da guadagnare a che nulla cambi dentro l’ISS, non aiuta la sanità pubblica che si trova oggi a un bivio. RETE continuerà a caldeggiare ed appoggiare tutte le iniziative che si propongono di sgomberare l’ISS dagli interessi privati, piccoli e grandi, emersi anche grazie all’audit interno (pubblicato on-line) e ben noti anche a Libera che all’opposizione, come in maggioranza, pare voglia continuare a far politica solo a colpi di slogan.
Cs Movimento Rete