RETE-MDSI: mozione "Influenze indebite del capitale finanziario nei sistemi politici dei microstati del Consiglio d’Europa"
In attesa di conoscere se il nostro Stato si attiverà o meno per la difesa del Consigliere Tonnini, la nostra coalizione sta attivando anche i canali internazionali per una strategia complessiva di difesa dei microstati.
Il 29 giugno scorso infatti il Consigliere Marco Nicolini, membro della delegazione sammarinese all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa a Strasburgo, ha presentato una mozione su “Influenze indebite del capitale finanziario nei sistemi politici dei microstati del Consiglio d’Europa”. Mozione sottoscritta non solo da alcuni membri del gruppo UEL (Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica) a cui aderisce, ma anche da esponenti di altri gruppi. La mozione chiede, in sintesi, che l’Assemblea Parlamentare si attivi per analizzare se e in quale misura, il potere oligarchico influenza gli Stati e le strutture governative e come ciò possa danneggiare la democrazia e manipolare la separazione dei poteri.
Questo strumento fa parte di un più ampio percorso di sollecitazioni che stiamo portando avanti a livello internazionale. Giusto qualche giorno fa una delegazione di RETE e MDSI si è recata a Strasburgo proprio per sostenere il ruolo di tutti i Parlamentari, di ogni Stato, e ribadire l’autorevolezza della loro funzione e della libertà di espressione specialmente quando sono impegnati nella difesa da speculatori interni ed esterni. Inoltre, ricordiamo gli interventi del collega Nicolini che, nel corso di sessioni parlamentari di aprile e giugno ha rivolto domande mirate al Segretario Generale del Consiglio d'Europe e al Ministro per gli Affari Esteri del Lussemburgo.
Pubblichiamo di seguito una traduzione (non ufficiale) del testo della mozione.
Influenze indebite del capitale finanziario nei sistemi politici dei microstati del Consiglio d’Europa
Mozione per una risoluzione presentata dal sig. Marco Nicolini ed altri membri dell’Assemblea Parlamentare
Il Consiglio d’Europa è formato da Stati piccoli e grandi che sono rappresentati sulla base del principio di uguaglianza. Tuttavia vi sono forti indicazioni secondo cui, negli Stati più piccoli, il potere oligarchico può avere un’influenza sul sistema giudiziario, i media, le elezioni e sui principi basilari della democrazia.
Questa influenza sulla politica può anche esprimersi attraverso pressioni di tipo “legale” e intimidazioni nei confronti di chiunque si opponga questa deriva delle strutture del controllo democratico, inclusi i parlamentari. È di grande importanza garantire la separazione dei poteri in tutti gli Stati del Consiglio d’Europa. I microstati sono comunque più vulnerabili ad influenze indebite e perciò è importante garantire la trias politica (separazione dei tre poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario, ndr) al fine di prevenire la concentrazione di un potere incontrollato e dotarsi di pesi e contrappesi.
L’evidenza dimostra sempre più che il pericolo di influenze indebite dei capitali finanziari nelle strutture governative e sulle decisioni pubbliche sta evolvendosi, in particolare nei piccoli Stati come Andorra, Liechtenstein, Malta, Monaco, Lussemburgo e San Marino. L’Assemblea Parlamentare dovrebbe indagare se – e, in caso affermativo, in quale misura - il potere oligarchico influenzi gli Stati o parte delle strutture governative e come ciò possa danneggiare la democrazia e manipolare la separazione dei poteri.
Comunicato stampa
RETE-MDSI