Durante la riunione della Commissione Sanità di venerdì 8 maggio u.s., nel corso della quale sono stati ascoltati il Commissario Straordinario Massimo Arlotti ed i componenti del Gruppo Emergenze, pur nella coscienza di quanto gravi saranno le ripercussioni della crisi sui comparti economico e ospedaliero, è emerso un positivo riscontro per la risposta di San Marino all’aggressione del COVID-19. La nostra Repubblica, che si è dotata di una struttura emergenziale prima che l’OMS decretasse la condizione di pandemia mondiale, ha proceduto con una radicale riorganizzazione dei reparti, ha quasi quadruplicato i posti di terapia intensiva ed ha pianificato un’efficace assistenza medica sul territorio. L’andamento dei dati e la curva epidemica ci stanno confermando la proficuità dell’azione di governo durante l’emergenza, in particolar maniera per quanto riguarda l’adozione dei test sierologici, effettuata con grande anticipo sull’Italia e su altri grandi paesi. San Marino è diventata un modello per le altre realtà e fonte di ispirazione per i paesi che stanno facendo i conti col virus. Nel corso del dibattito, i Commissari hanno riconosciuto la straordinaria dedizione messa in campo dagli operatori sanitari, dalle forze dell’ordine, dalla protezione civile e dai volontari coinvolti nella gestione della pandemia e ravvisato l’importanza che tali figure rivestiranno nella gestione della Fase 2. A mezzo di un Ordine del Giorno, la Commissione ha dato il benestare alla ripartenza delle attività economiche, impegnando il Commissario Straordinario e tutti gli organismi preposti al ripristino delle attività dei reparti dell’ospedale, in un’ottica di graduale ritorno alla normalità. Tutto ciò, nella consapevolezza che l’emergenza non sia terminata e che i comportamenti delle persone decreteranno il buon esito della fase da poco inaugurata.
Movimento RETE