Rete: San Marino non ha un ente regolatore del farmaco
San Marino non ha un ente regolatore del farmaco. Stessa situazione per lo Stato del Vaticano che, come noi, si avvale della Farmacia internazionale, attraverso la quale entrambi i piccoli stati ottengono consistenti risparmi per l'approvvigionamento dei farmaci e per la relativa commercializzazione. Da sempre, San Marino si approvvigiona di farmaci approvati da enti regolatori di stati esteri. L'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) è uno di questi. Il nuovo Decreto n.22-2021 va a normare l'attività della Farmacia Internazionale che dai primi anni ottanta permette l'adozione di farmaci di comprovata efficacia. È falso dire che San Marino possa somministrare farmaci senza autorizzazione, perché equivarrebbe a dire che i farmaci oncologici, che salvano giornalmente la vita a tanti pazienti del nostro ospedale, siano irregolari, quando in realtà godono dell'autorizzazione alla somministrazione di un paese terzo. Non compete certo alla politica dare l'autorizzazione alla somministrazione di farmaci, non compete all'Authority Sanitaria e Socio-Sanitaria, non compete al Comitato di Bioetica come ha tentato di sostenere l'opposizione. Sono organismi con finalità ben distinte da quella di un ente regolatore, la cui fondazione è un prossimo, ambizioso obiettivo che ci si è posti nel medio termine. Ad oggi, anche le aziende sammarinesi che producono farmaci sono sottoposte al controllo diretto di AIFA sulla base delle leggi italiane e questo, da una parte, ci toglie un potenziale sviluppo del settore, mentre dall'altra ci vincola alle tempistiche di normative che non sono nostre. Con l'emendamento al decreto 22 sulla Farmacia Internazionale, si vuol dare una base giuridica ad una prassi ormai consolidata che ribadisca come i farmaci importati a San Marino seguano un percorso di autorizzazione attraverso gli enti regolatori terzi con cui San Marino già collabora da tempo. Per quanto riguarda il vaccino Sputnik V l’interessamento dell’amministrazione italiana ha permesso di derogare al divieto di sdoganamento di vaccini anti-SARS-CoV-2 in territorio italiano in assenza di autorizzazione, al fine di consentire il transito dei vaccini in territorio italiano, oltre alla necessaria autorizzazione dell'Authority Sanitaria e Socio-Sanitaria per l'ingresso in territorio sammarinese. I vaccini di differente zona di produzione in arrivo a San Marino, seguiranno la stessa trafila autorizzativa. Su questi concetti espressi, su questi obiettivi raggiunti, RETE esprime la propria soddisfazione, in particolar maniera per l'inizio della campagna vaccinale, grazie alla quale il nostro Paese guarda oggi con rinnovato ottimismo ad una fase più rosea, di ripresa economica, di rinnovata socialità: la luce è ancora in fondo al tunnel ma, finalmente, si comincia a scorgerla. Movimento RETE