“Aiutare lo sviluppo delle imprese”: tutti siamo d’accordo di fronte a questa affermazione. Crediamo tuttavia che ci possano essere diversi modi per incentivare sviluppo. É possibile cedere a titolo definitivo i terreni dello Stato - quindi patrimonio di tutti - oppure si possono concedere d’uso anche per 99 anni senza precludere a nessuno lo sviluppo imprenditoriale. Diverse sono state le proposte di acquisto di terreni dello Stato sottoposte alla maggioranza ormai da mesi, su alcuni dei quali insistevano abusi edilizi. RETE ha ritenuto opportuno ribadire che fosse necessario trovare una linea comune affinché si potesse creare uno spartiacque, riuscire a risolvere i problemi sollevati da una parte, ma rendere possibile celermente lo sviluppo aziendale di due piani industriali importanti. Si era trovata condivisione - con l’approvazione delle imprese stesse - nella formula della concessione d’uso con diritto di superficie, in modo che i terreni restassero di proprietà dello Stato, potendo espandere gli immobili di proprietà privata e, ovviamente, con l’applicazione della sanatoria e il pagamento delle sanzioni dovute. Riteniamo giusto infatti che le imprese che hanno posto in essere abusi edilizi sulle proprietà dell’Ecc.ma Camera, debbano sanare la loro posizione e pagare il dovuto come ogni cittadino è tenuto a fare. RETE ritiene lodevoli i piani industriali presentati e meritevoli le aziende che vogliono investire in Repubblica, ma ciò, giova ribadirlo, non viene precluso dalla scelta presa, semplicemente si sarebbe potuta percorrere una strada alternativa. Dobbiamo specificare che la Delibera di vendita prevede l’alienabilità dopo 10 anni del terreno che abbiamo ceduto. Sostenere quindi che il Movimento RETE sia contrario allo sviluppo imprenditoriale nella Repubblica di San Marino è una falsità vera e propria, corroborata da lettura artatamente distorta dei fatti , che non rende giustizia a quanto sostenuto da RETE sia in Consiglio quest’oggi sia durante i numerosi incontri di maggioranza tenuti negli scorsi mesi. Ciò che RETE sostiene, da sempre, è che si debba trovare un giusto equilibrio tra i legittimi interessi delle aziende e il territorio circostante, territorio che, ricordiamo, è di soli 60kmq e non può aumentare magicamente. La maggioranza e l’aula consigliare hanno ritenuto la vendita di terreni dello Stato la migliore opzione percorribile, con l'esclusione di RETE che avrebbe preferito percorrere altre vie. Tutto ciò non é simbolo di crepe in maggioranza o atteggiamenti ostruttivi, é semplicemente la volontà di un movimento di portare avanti posizioni da sempre espresse, pur rispettando la volontà altrui: é democrazia.
c.s. Movimento RETE