RETE: Sui vaccini la nostra Repubblica non ha nulla di cui rimproverarsi
Il 28mo Presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson era solito dire che la cura per i pessimi politici fosse la stessa per la tubercolosi, ossia l’uscire all'aria aperta.
RETE è nata all'esterno del Palazzo, per strada e nelle piazze, ascoltando i cittadini e raccogliendo le loro voci. Lo ha fatto negli anni extra-consiliari e nelle due legislature passate all’opposizione; lo fa anche oggi, che è forza di governo. Alle volte è un esame duro, perché la gente è preoccupata dalle difficoltà di questo periodo in cui tutto risulta sottosopra, in cui il futuro appare incerto e, spesso, trova sfogo contro chi deve prendere le decisioni. A ragione in alcune occasioni, in altre decisamente no.
Le volte in cui il termometro segna una temperatura errata coincidono con quelle in cui un’opposizione poco responsabile – e a milioni di chilometri dall’obiettività – soffia sul fuoco che già arde autonomamente.
Riteniamo dissennato il comportamento tenuto dalle opposizioni durante la fase di approvvigionamento del vaccino, una pulsione autodistruttiva che fa apparire la loro condotta quanto più lontana dalla ricerca del bene del Paese.
San Marino ha tenuto la strada che era opportuno e naturale percorrere, appoggiandosi all’Italia ed all’Unione Europea, per poi cambiarla una volta caduti i crismi di una ragionevole attesa.
Se San Marino si fosse rivolta sin da subito alla Federazione Russa, una volta usciti i primi vaccini, avrebbe compiuto un grave errore di politica estera – saltando i primi, basici contatti – e avrebbe pagato a caro prezzo l’azzardo.
Ugualmente, una volta scaduto un tempo ragionevole, si è rivolta al Fondo Internazionale che commercializza lo Sputnik V con una rivoluzionaria scelta che oggi è apprezzata da molti altri paesi: la nostra Repubblica non ha nulla di cui rimproverarsi.
Veramente puerile il tentativo di paragone tra la visita del Ministro degli Esteri russo del 2019 e l'acquisto dei vaccini dalla Federazione Russa: nel primo caso il significato era di chiaro schieramento nello scacchiere geopolitico. Un comportamento di scarsa avvedutezza che ci ha reso isolati ed è all'origine di tanti malumori nei nostri confronti. L'approvvigionamento di vaccini Sputnik V, invece, è una scelta sanitaria che non inficia i rapporti neutrali – ed ottimi – che San Marino mira ad intrattenere con il mondo.
Forse, qualcuno dell'attuale opposizione dovrebbe prendere un po’ d'aria, quella che i membri di RETE respirano da sempre, in modo tale da schiarirsi le idee: in politica estera, come nel saper scindere quel che è bene da quel che è male per i cittadini sammarinesi.
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Comunicato stampa
Movimento RETE