Rete: "Tavolo di confronto e responsabilità"
I pochi che lamentino irresponsabilità delle forze di opposizione al tavolo di confronto - impropriamente denominato “istituzionale” - non sono a conoscenza di come stiano andando le cose. RETE è al tavolo per l'impegno preso, così come lo sono le altre forze politiche, sociali ed economiche. Quando diciamo che “non ravvediamo una forza propulsiva dei proponenti” del tavolo e che in tal modo le premesse non sono le migliori, intendiamo dire che chi dovrebbe gestire il tavolo, avendolo promosso, non lo stia in realtà facendo. È stato il Movimento RETE a rispondere alle perplessità di parti sociali ed economiche per il ritardo con cui sono state convocate, nonostante non fosse di sua spettanza e nonostante da settimane esortasse il coinvolgimento di tutti gli interlocutori. È stata sempre RETE a chiedere a tutte le parti di partecipare all’incontro con il FMI per presentarsi come corpo unico, come paese unito nella gravità della situazione e nella volontà di risolvere le criticità che non hanno ricevuto risposte dagli ultimi esecutivi succedutisi. Il Movimento RETEcrede nel confronto, ma non può dare avallo a chi lo intenda come un dibattito superficiale che miri, con miopia, a risolvere in poche ore problemi sedimentati che, al contrario, richiederanno lunghi mesi di trasparente discussione. L’irresponsabilità, o meglio l’incapacità di chi non riesce a gestire un tavolo di confronto, o intenderebbe usarlo solo per fingere un confronto che non c’è, non risiede certo tra i banchi di RETE. Si dovrà lavorare duramente per trovare linee condivise di intervento da introdurre in finanziaria. Se ci riusciremo, avremo fatto un servizio al Paese, nonostante l'ostacolo di chi il tavolo lo vuole affossare, ossia Repubblica Futura. Se non ci riusciremo, avremo comunque operato il tentativo necessario che dovrà trovare perfezionamento nella prossima legislatura. Non si vada dunque da RETE a parlare di responsabilità: chi siede al tavolo sa chi sta lavorando per tenere insieme un paese intero e chi, invece, divide et impera e tenta solo di distruggere l’avversario non interessandosi alle sorti del Paese. La sensazione, comunque, è che l’intera cittadinanza sia a conoscenza della cosa.
c.s. Movimento Rete