Rete: Un passo verso la trasparenza dell'informazione
Nell’attuale seduta del Consiglio Grande e Generale è stata approvata la modifica alla Legge sull’Editoria del 2014. Le modifiche sono finalizzate a migliorare la struttura e il funzionamento dell’Autorità e della Consulta per l’Informazione e, fatto davvero qualificante, viene imposta la trasparenza dei finanziamenti agli organi di informazione, sia online che cartacei.
Le legge del 2014 prevedeva che gli organi di informazione fossero tenuti a dichiarare i proprietari e i finanziatori della testata, tuttavia nessuno ha mai applicato tale norma: l’unica pena per chi omette questa dichiarazione, infatti, consisteva nel mancato accesso ai finanziamenti pubblici.
Con la modifica approvata, fortemente voluta dal Movimento RETE, tutti gli organi di informazione saranno tenuti a pubblicare i nominativi dei proprietari della società editrice, nonché quelli dei soggetti che - a qualsiasi titolo – finanziano il giornale. Chiunque ometterà questa dichiarazione, subirà una sanzione di diecimila euro.
Tutti si rendono conto, infatti, che – a livello globale – gran parte dei mass media non sono autonomi ma – legittimamente – ricevono contributi da parte di partiti, imprenditori e altre organizzazioni che – altrettanto legittimamente – portano avanti interessi particolari cercando l’appoggio dell’opinione pubblica: è chiaro, pertanto, che la linea editoriale di un giornale può essere fortemente influenzata dalle opinioni o dagli interessi di chi finanzia quel giornale.
È per questa ragione che riteniamo che tali finanziatori debbano essere palesati: è lecito e legittimo finanziare un giornale, ma è anche doveroso renderlo noto a chi legge.
Riteniamo pertanto che questo sia un passo assolutamente importante per garantire ai cittadini il diritto ad un’informazione che non solo deve essere libera e democratica, ma anche trasparente. È infatti diritto del cittadino sapere chi sostiene economicamente il giornale o il sito che legge per informarsi: con questa legge, ne siamo convinti, si tutelano sia gli operatori dell'informazione, sia coloro che ne usufruiscono.
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Comunicato stampa
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