Rete: "Uno Stato moderno, efficiente, civile, passa attraverso una PA moderna, efficiente, civile"
Dall’Aula alla Piazza” lunedì 11 novembre 2019, Centro Sociale di Dogana
Si fa presto a dire: “ci vuole una Pubblica Amministrazione efficiente ed efficace”. Ma quando l’apparato pubblico è stato per anni il bacino di captazione di tutti i partiti, ben si può capire come qualsiasi tentativo di riforma abbia ben poche possibilità di successo. Si fa presto anche a criticare l’inefficienza, accomunando tutti gli uffici in giudizi trancianti. Ma è una generalizzazione che non tiene conto di quante serie professionalità siano disperse nell’elefantiasi dell’apparato pubblico e in un immobilismo di sistema che non dipende dai dipendenti, ma prima di tutto, dipende dalle leggi. Se una legge è ottusa, farraginosa, incoerente, l’ufficio non funziona, è lento, non risponde alle esigenze dei cittadini e delle imprese. E ora, mettere le mani in situazioni incancrenite da anni di malgoverni, è come mettere le mani in un nido di vespe. Ma cambiare non è impossibile. Anzi è indispensabile. Domani in Movimento ha impostato nel suo programma di governo una serie di concetti e di cose da fare che costituiscono un percorso per innestare le basi di una pubblica amministrazione rispondente ad uno Stato, che adesso è in fortissima crisi, che perciò ha bisogno di tutte le sue strutture per superare l’emergenza e guardare avanti. Non si può neppure sottovalutare il fatto che la modernità ha messo la PA di fronte a nuove problematiche: prendiamo ad esempio l’avvento delle tecnologie, l’invecchiamento della popolazione, la presenza di stranieri che vivono e lavorano in territorio, le trasformazioni del mondo del lavoro e dell’impresa, le nuove sensibilità ambientali, eccetera. La pubblica amministrazione deve essere in grado di adattarsi ai cambiamenti dinamici e spesso radicali dell’economia e della società. In un mondo sempre più “connesso” ma incerto, le metodologie che hanno riscosso successo in passato non sono più sufficienti e adeguate a soddisfare le esigenze dei cittadini e delle imprese del futuro. La capacità di rispondere ai bisogni di oggi e di anticipare quelli di domani, adattandosi agilmente ai cambiamenti, deve quindi diventare una caratteristica permanente del settore pubblico. In particolare, la pubblica amministrazione del domani deve essere fondata sui principi dell’etica, dell’efficienza, dell’efficacia e della responsabilità. Il primo dogma, pertanto, deve essere una PA al servizio del cittadino e dell’impresa, non del politico di turno. Tutto il resto diventa una conseguenza logica. Di tutto questo e di altro parleranno i candidati di RETE nel nono appuntamento del ciclo di serate pubbliche “Dall’Aula alla piazza”, lunedì 11 novembre, ore 21, Centro Sociale di Dogana. Il contributo di riflessioni e di proposte da parte del pubblico, come sempre, è molto gradito.
c.s. Movimento RETE