Ieri durante la Commissione Consiliare Permanente Sanità abbiamo assistito a una rappresentazione degna di una delle scene del Barbiere di Siviglia: “Figaro qua, Figaro là , pronto prontissimo son come il fulmine: sono il factotum della città. Ah, bravo Figaro! Bravo, bravissimo, fortunatissimo, a te fortuna non mancherà". Lodi a scena aperta per il governo formalizzate in un ordine del giorno approvato a maggioranza e un consigliere che arriva ad affermare, in un momento di sincero trasporto e rapimento verso il suo leader Roberto Ciavatta, che già a gennaio tutto era pronto per affrontare l’emergenza! Eppure le cronache recenti narrano solo del brindisi di Ciavatta e Tonnini al ristorante cinese, dell’incarico di Direttore Generale ISS lasciato a un facente funzione dal 1 gennaio al 24 marzo e dell'incarico di direttore sanitario praticamente vacante da due mesi: questi i segnali di come l’emergenza sanitaria sia stata affrontata a livello governativo. Il resto è stato la brutale cronaca di settimane in cui cittadini e operatori sanitari si sono trovati a fronteggiare un'emergenza per la quale il Paese non era preparato e in cui le scelte politiche si sono rivelate confuse, spesso contraddittorie e tardive, evidenziando ancora di più alcune criticità sulle quali non intendiamo fare processi ma nemmeno tollerare che i politici di governo si auto incensino in luogo di riconoscere che la baracca sanitaria non è crollata per merito esclusivo del dr. Arlotti, della dr.ssa Zoffoli e dell'intero corpo degli operatori. I numeri dei morti, degli ammalati, dei contagiati e delle quarantene rappresentano le immani difficoltà con cui i sanitari sono stati costretti a misurarsi mentre il segretario di stato si dedicava a maldestre uscite (come il presunto sequestro di materiale sanitario messo in atto dalla Confederazione Svizzera!) e il dr. Rinaldi esorcizzava le paure in quotidiane conferenze stampa dalle quali è misteriosamente scomparso. Aggiungiamo che nel nuovo format di comunicazione ISS non è ancora entrato in scena il nuovo Direttore Generale che per ora ha dato il segnale della sua esistenza per aver licenziato un medico oncologo e averlo riassunto a distanza di pochi giorni. Ieri si è persa un’occasione per iniziare una riflessione su quanto è accaduto durante gli ultimi terribili mesi, riflessione che un Paese serio deve necessariamente affrontare. Non ci sono vincitori ne' bravi bravissimi. Ci sono elementi da approfondire per capire cosa non ha funzionato, dove possiamo migliorare e perché San Marino abbia pagato un prezzo altissimo in termini di ammalati e di vite umane. Questo ancora non è stato fatto per scelta unilaterale del governo. Più semplice farsi applaudire dalla robusta claque di maggioranza, come Figaro. Più facile chiudere in bellezza con ordini del giorno in cui è scritto "quanto siamo stati bravi!" e archiviare il dossier Arlotti impacchettato in tutta fretta per silenziare focolai interni e presentarsi belli come il sole a ricevere i peana, alcuni dei quali un po' imbarazzanti, da parte dei seguaci della Quarta Commissione. La realtà dei fatti è ben diversa e Repubblica Futura intende esprimere disagio e forti perplessità su una lettura dell’emergenza molto parziale e non veritiera per quanto riguarda la gestione politica e i presunti meriti del governo.
c.s. Repubblica Futura