CASO TITOLI E FONDI PENSIONE: LA CDLS CHIEDE VERITA’, NON ARCHIVIAZIONI
La segreteria della CDLS è allibita per il “silenzio assordante” e la mancata risposta da parte del Governo rispetto alla lettera del 27 gennaio scorso riguardante il “Caso Titoli” e “Fondi Pensione ISS”. Il tempo scorre inesorabile: si avvicina la scadenza dei termini per i ricorsi contro le archiviazioni ed è sempre più concreta l’impunità. Sono passati ormai 10 giorni dall’invio della lettera del segretario generale della CDLS al Congresso di Stato nella quale si richiedeva l’attivazione urgente, attraverso l’Avvocatura dello Stato, di un ricorso all’archiviazione delle posizioni dei soggetti che hanno beneficiato di questa decisione e per richiedere la riapertura delle indagini. Anche allargando il perimetro dell’attività inquirente alle figure che ad oggi non emergono, ivi comprese quelle di soggetti stranieri e dei relativi gruppi di potere. C’è anche forte perplessità per la quasi totale mancanza di reazioni da parte delle organizzazioni politiche e delle forze sociali riguardo a quanto avvenuto ed alle iniziative immediate da intraprendere per fare chiarezza e lacerare il velo di opacità e connivenze tra controllati, controllori e politica. Opacità e connivenze che hanno causato danni economici importanti al nostro Paese.
VACCINI: NON SONO PIU’ TOLLERABILI ALTRI RITARDI
Per la CDLS è inaccettabile ed oltremodo preoccupante che San Marino faccia ancora parte del sempre più esiguo numero di Paesi occidentali che non hanno iniziato la campagna vaccinale contro il Covid-19: appare ormai chiaro che evidentemente è mancata, da parte del Governo e dei responsabili della Sanità sammarinese, la lungimiranza di predisporre piani alternativi rispetto alla unica possibilità di beneficiare dell’inoltro di dosi da parte dell’Italia. Visto l’esiguo numero di vaccini necessari a garantire l’immunità della nostra popolazione, la segreteria della CDLS ritiene indispensabile che da parte del Governo si verifichino e si attuino immediatamente tutte le possibili iniziative - anche grazie all’appartenenza di San Marino all’OMS ed agli storici rapporti di amicizia con altri Paesi - per avviare con la massima tempestività la campagna di vaccinazioni, contrastando finalmente la diffusione della pandemia e mettendo fine alla lunga sequenza di lutti che stanno colpendo da troppo tempo la nostra comunità.
SAN MARINO NON PUO FARE A MENO DELL’EUROPA
Le grandi riforme che dovranno contrassegnare i prossimi mesi devono essere anticipate ed accompagnate da un passaggio epocale e strategico per il nostro Paese: la definizione di tutto quanto necessario per concretizzare in tempi celeri l’associazione di San Marino all’Unione Europea. La segreteria della CDLS chiede dunque che sia fatta la massima chiarezza sullo stato della trattativa in corso, approfonditi i vincoli ed evidenziate le opportunità di tale ineludibile scelta e, soprattutto, chiarire una volta per tutte se l’approccio all’UE che prevede l’associazione è ancora praticabile oppure, come suggerito dal sindacato, è necessario cambiare strategia presentando la richiesta di adesione piena.
La segreteria della CDLS invita infine il Governo ad avere un approccio alle riforme coordinato tra le Segreterie di Stato e collocato in un più ampio ed articolato “Progetto Paese”. Non è condivisibile che riforme strategiche e con inevitabili ricadute sui lavoratori, cittadini e famiglie non siano collocate in un più ampio e complesso contesto che tenga conto della sostenibilità economica e sociale degli interventi. Non potremo condividere interventi di legge che prevedano sacrifici senza che ci sia la più ampia compartecipazione di tutti i soggetti economici e una reale e condivisa prospettiva di sviluppo e crescita del Paese. Come è stato già detto la nostra disponibilità al confronto non è incondizionata e indefinita: aspettiamo valutare nei tavoli di confronto la reale volontà del Governo.
c.s. CDLS