Rimini accende le luci della città: "Se è notte, si farà giorno"
Si sono accese le luci della città. Alle 17,30 in piazza Cavour hanno preso il volo le grandi farfalle luminose, alte 7 metri, verso un cielo di lucine. Un omaggio alla speranza, alla libertà, al sogno e alla poesia che si unisce alle parole luminose di Tonino Guerra ‘Vincerà la bellezza’. Nello stesso momento tutto il centro storico si è illuminato: il corso d’Augusto con le scritte luminose: "Se hai bisogno e non mi trovi, cercami in un sogno" (Vasco Rossi) e "L'amicizia è una farfalla che si ferma sulla spalla" (Tonino Guerra). Proseguendo verso Piazza Tre Martiri, il grande albero di Natale a luce calda, l’Arco d’Augusto con i due angeli luminosi e due stelle. E ancora, le luci dedicate a Federico Fellini in via Verdi e in via d’Azeglio, l’albero di Natale davanti alla stazione, i borghi. “E’ un momento particolare – ha detto il Sindaco Andrea Gnassi – è un Natale diverso ma è sempre Natale. Vorremmo attraversare questo tempo sentandoci uniti, comunità. Abbiamo scelto le farfalle come omaggio al sogno e alla poesia di Tonino Guerra, di cui quest’anno ricorre il centenario. Le farfalle sono esseri fragili, sono protette dalla loro stessa fragilità. Sono esseri viventi da 160 milioni di anni che hanno superato estinzioni, cataclismi. Appaiono fragili ma sono indistruttibili, simbolo di bellezza, vita e resistenza. Abbiamo bisogno di terra e di sogno, delle nostre radici e anche di guardare più in la. Al ponte di Tiberio galleggiano 208 boe luminose, segno di speranza. E’ vero che viviamo tempi difficili però è anche vero che “s' l'è not, u s' farà dè”, se è notte, si farà giorno”.