Rimini, Jamil Sadegholvaad sul turismo: "Chi riparte per primo ha un vantaggio competitivo non colmabile"
“Il settore del turismo ha tirato un primo sospiro di sollievo dopo due anni di grandi preoccupazioni. I dati ufficiali riportati in questi giorni da Federalberghi dicono che nel periodo di Pasqua il movimento turistico interno è stato di circa 14 milioni di persone, mentre per il ponte del 25 aprile sono stati circa 9 milioni gli italiani che si sono messi in viaggio. Il Sole 24 ore di oggi, spostando lo sguardo verso la prossima estate, rileva che quasi un terzo degli italiani (ben 23 milioni di persone) è pronto per le vacanze estive, raggiungendo lo stesso indice di propensione dei livelli pre-pandemia. Guardando Rimini, in questa primavera 2022 già segnata dal successo delle vacanze pasquali a cui si sono aggiunti grandi eventi traino che hanno aperto il mese di maggio, come Macfrut e soprattutto l’adunata nazionale degli alpini che sul territorio riminese ha prodotto un indotto stimato in 168 milioni di euro, oltre che gli ospiti stranieri molto più numerosi e finalmente visibili rispetto allo scorso anno e non da ultimo il sole che ha scaldato le prenotazioni anche in questo weekend, gli operatori dell’industria dell’ospitalità stanno lentamente ritrovando la fiducia che era stata cancellata dai due anni di pandemia. Una progressiva risalita che si è consolidata con un ottimo avvio del 2022. Non bisogna dimenticare che, se riavvolgiamo il nastro e torniamo indietro di un anno, il mese di maggio 2021 aveva totalizzato 54.347 arrivi, ben lontano dai livelli pre pandemia, un secco -64,6% rispetto ai 153.426 arrivi del mese di maggio 2019. Ancora è presto per fare i primi bilanci della primavera, ma quando avremo i dati di maggio 2022, avremo di fronte ben altri numeri, su questo non ci sono dubbi. Dunque siamo davanti a una inversione di tendenza nazionale, ma che a Rimini in particolare è già confermata dal buon andamento delle prenotazioni fatte sin qui, un banco di prova che ci fa guardare alla stagione che abbiamo davanti come a quella che ci può avvicinare sempre più ai livelli pre pandemia. Dopo due anni di restrizioni e di ostacoli per viaggiare, senza dubbio gli italiani hanno scoperto il proprio Paese e in primis le mete balneari. Rimini però ha avuto un’occasione in più, non solo quella di farsi scegliere, ma di farsi riscoprire, non solo come la meta balneare degli italiani, facilmente accessibile, ma come città d’arte diventata ancora più bella. Ce lo siamo sentiti dire tante volte negli ultimi anni, come siamo cambiati. Lo abbiamo letto nelle classifiche che fanno ogni anno le prestigiose riviste di viaggi e di arte sulle mete assolutamente da non perdere. È stato come verificare sul campo un nuovo entusiasmo, una ritrovata rinascita. E’ un seme che ci aspettiamo possa dare frutti anche per la prossima stagione estiva. Anche per l'estate 2022 immaginiamo di avere un forte movimento di turismo nazionale. Ma credo che ci siano tutte le premesse per pensare che torneranno anche i turisti stranieri. Le aspettative per i prossimi mesi sono pertanto ottimistiche, c’è infatti una quota crescente di italiani che trascorrerà nel nostro territorio anche le prossime vacanze estive, oltre al ritorno degli ospiti stranieri. E la Romagna e Rimini sono da sempre tra le destinazioni privilegiate sul mercato balneare, soprattutto in un momento molto particolare come questo, nel quale italiani e stranieri non pongono solamente la propria attenzione al budget per le loro vacanze, a causa degli aumenti dei costi energetici e dell’inflazione, ma ugualmente vanno alla ricerca di luoghi sicuri, nei quali rilassarsi, divertirsi e “allontanarsi” dalle preoccupazioni generate dalla situazione internazionale. Secondo le analisi dell’Osservatorio Turistico Regionale, l’Italia si conferma ai vertici delle preferenze per oltre il 70% dei connazionali, mentre solo un 18% pensa all’estero come possibile destinazione di vacanza. In cima ai pensieri degli italiani si confermano le destinazioni balneari che saranno scelte dal 65% dei potenziali viaggiatori. Non possiamo nascondere le preoccupazioni per le conseguenze che il conflitto in Ucraina comporta per i timori indotti dalla situazione drammatica e di incertezza, per la spesa per i viaggi e le vacanze che è tra le prime a contrarsi, per l’incremento del prezzo dell’energia, che mette a dura prova la tenuta dei conti. Se gli anni scorsi era stata la pandemia, quest’anno è la guerra russo-ucraina a condizionare il movimento turistico estero, che in Romagna aveva nei turisti russi una componente importante. Certamente la mancanza del turismo russo avrà le sue conseguenze per il comparto, anche se già da un paio di anni erano in forte calo anche a causa del fatto che il loro vaccino non fosse riconosciuto nel nostro Paese. Anche questa stagione, dunque, sarà caratterizzata dai flussi incoming nazionali prima di tutto, e poi dai mercati di prossimità, DACH (Germania, Austria, Svizzera) in primis. Occorre continuare a percorrere la strada della programmazione, fondamentale per il settore turistico, e della promozione. Il 26 maggio riparte il collegamento Rimini-Monaco, garantito dalle ferrovie tedesche e austriache (Deutsche Bahn e ÖBB), con cadenza giornaliera per tutto il periodo estivo. Abbiamo approntato una campagna di promozione televisiva rivolta al mercato tedesco e cominciata a gennaio. Ma ora occorre tornare a una nuova normalità cavalcando quel passo di ripresa che abbiamo visto in questo avvio di maggio e che bisogna stare attenti a non lasciarsi sfuggire, anche grazie alle migliaia di presenze che arriveranno a giorni per l’evento di settore più importante d’Italia, Expodental Meeting, o ai 700 atleti più i loro accompagnatori in arrivo da tutto il mondo per i campionati europei di Trampolino elastico, fino ad arrivare al ponte del 2 giugno che verrà aperto dal popolo del benessere con Rimini Wellness a cui si aggiunge la festività della Pentecoste (5 giugno), che come tradizione porterà tanti turisti tedeschi sulla nostra riviera. Le ultime rilevazioni dell’Osservatorio regionale evidenziano un’elevata soddisfazione tra gli operatori del settore ricettivo riminese (e non solo) e di tutta la filiera collegata. Chi riparte per primo ha un vantaggio competitivo non colmabile, sono fiducioso che la più grande industria turistica d’Italia mentre costruisce il suo futuro, possa presentarsi con il meglio che sa offrire per ritrovare quel sorriso cancellato da due lunghissimi anni di pandemia”.
c.s. Comune di Rimini
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