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Rincari, siamo nella ‘tempesta perfetta’. Servono interventi rapidi e coraggiosi

Aumento delle materie prime, delle bollette e del costo del lavoro rischiano di dare il colpo di grazia a tante imprese già stremate dopo 2 anni di Covid.

Rincari, siamo nella ‘tempesta perfetta’. Servono interventi rapidi e coraggiosi.

L’aumento dei costi per le aziende anche a San Marino sta decisamente superando il limite di guardia. Anche perché i rincari arrivano da tre direzioni distinte: materie prime, energia e costo del lavoro. Le prime due sono legate alla guerra in Ucraina che ha stravolto gli equilibri di un mercato già poco lineare dopo due anni di pandemia. La terza invece è dovuta alle richieste sindacali di compensare la perdita di potere d’acquisto dei lavori. Per molti imprenditori è una “tempesta perfetta” che rischia di annullare gli effetti della ripresa post Covid. Anche perché le aziende solo in parte possono riversare gli aumenti sui prezzi di vendita, dovendo rimanere competitive sul mercato. Ciò comporta una riduzione drastica dei margini, con conseguenze potenzialmente catastrofiche per il tessuto economico sammarinese. Se da un lato è vero che l’inflazione, fuori controllo, sta riducendo il potere di acquisto delle famiglie, dall’altro lato è altrettanto vero che anche le imprese soffrono questo fenomeno e vedono dunque aumentare tutti i costi del proprio conto economico. Dovendo rimanere comunque competitive sul mercato e quindi non potendo aumentare i prezzi oltre soglie di normalità, ne consegue una forte compressione dei margini aziendali, con rischi ancor più evidenti per coloro che non possono immediatamente intervenire sul proprio listino prezzi oppure hanno commesse definite prima dell’ondata inflattiva. Questa situazione richiede interventi rapidi e coraggiosi da parte delle istituzioni. Occorre mettere in campo strumenti di supporto agli operatori in questa delicata fase. Ad esempio si potrebbe seguire la strada italiana che ha annunciato il taglio del cuneo fiscale. Sulle utenze invece serve maggiore coraggio e sostegno, visto che il Decreto recentemente ratificato dal Consiglio Grande e Generale prevede soltanto una dilazione e in pochi casi circoscritti. Per gli aumenti contrattuali l’auspicio è che prevalga il buon senso. Anche da parte degli imprenditori che hanno la forza di imporre le proprie regole ad interi comparti. La complicatissima congiuntura in cui ci troviamo richiede l’adozione di un approccio di sistema, al fine di tutelare la sopravvivenza delle imprese e dei posti di lavoro.

c.s. OSLA 

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