In merito al rinnovo del contratto di lavoro del settore bancario ABS ha colto con grande senso di responsabilità l’invito del Governo volto a ricercare in breve tempo un punto di incontro equilibrato e di reciproca soddisfazione per entrambe le parti e in ragione di ciò, il 22 febbraio scorso ha consegnato alle Organizzazioni Sindacali ed alle Rappresentanze Sindacali Aziendali una proposta che compie un passo avanti decisivo rispetto a quella precedente, prevedendo un aumento delle retribuzioni pari al 7% in 3 anni, a partire dal 2023 fino al 2025, e il riconoscimento degli arretrati per il 2022 pari al 2% come una tantum. Nell’incontro del 29 febbraio u.s. le Organizzazioni Sindacali e le RSA hanno presentato una loro controproposta, che a differenza di quanto dichiarato, non rappresenta “un piccolo rilancio”. Restando alla proposta formulata da ABS, la durata del nuovo accordo fino a 31 dicembre 2025 è determinata dall’opportunità di concludere la trattativa in tempi brevi, come richiesto a più riprese dalle stesse Organizzazioni Sindacali: si è pertanto deciso di soprassedere, in questa fase, ad affrontare i vari aspetti della parte normativa, con l’unica eccezione di condividere tecnicamente l’interpretazione univoca del meccanismo di calcolo del premio di produzione. Chiariti questi aspetti, ABS intende ribadire che la proposta, condivisa dai quattro Istituti di Credito, rappresenta oggettivamente quella più realistica e sostenibile sulla quale fin da oggi è pronta a mettere la firma, per poi guardare avanti ed affrontare le nuove sfide che attendono il mondo bancario.
C.s. ABS