Riorganizzazione della Polizia postale, Arlotti al ministero dell’Interno
“Il piano di riorganizzazione delle specialità della Polizia di Stato rischia di penalizzare, anche in termini di risorse umane, la presenza e l’azione della Polizia postale sul territorio – evidenzia Arlotti, che sull’argomento ha già avuto occasione di intervenire con interrogazioni e lettere -. In tutta Italia gli agenti sono passati da 920 a 603 e a Rimini si è avuto un sostanziale dimezzamento del personale in 7 anni, passato da 9 unità nel 2010 a 5 lo scorso anno. In un momento in cui aumentano esponenzialmente i reati online servono presidi sul territorio, oltre all’attività che si porta avanti a livello centrale. Occorre garantire risorse umane alla Polizia postale anche per la preziosa attività di sensibilizzazione e prevenzione che svolge fra i giovani e nelle scuole”.
Per questo Arlotti ha manifestato a Passoni la propria perplessità sul piano di riorganizzazione della Polizia, chiedendo di rivedere le scelte. “Passoni si è impegnato a effettuare ulteriori verifiche e a mantenerci in contatto per lavorare sulle questioni condivise con le sigle sindacali di Polizia, che sono state già oggetto di mie interrogazioni e interventi”.
Secondo i dati più recenti, in Italia nel 2016 sono stati 235 i casi di minori vittime di cyberbullismo, che interessa il 7-8% della popolazione scolastica. Nonostante il bullismo incida per il 15%, il cyberbullismo colpisce più a fondo perché presenta un rischio più elevato di suicidi: il 50% di chi ammette di averlo subito dice di averci pensato, l’11% di averlo tentato, il 70% di aver fatto autolesionismo e una percentuale analoga di essere entrata in depressione.
Nel 2016 la Polizia postale ha raccolto in Emilia-Romagna 19 denunce da minorenni che sono rimasti vittime di ‘adescamento on-line’ su chat o social network. Nel 2015 in Emilia-Romagna la Polizia postale ha trattato 120 casi di cyberbullismo (23 di diffamazione online, 6 ingiurie, 53 minacce, 2 molestie, 13 furti di identità, 23 diffusione materiale pedopornografico). I minori denunciati all’autorità giudiziari sono stati 24 (5 per diffamazione, 6 minacce, 1 molestie, 3 furto di identità, 9 diffusione materiale pedopornografico).
Comunicato Stampa