Riorganizzazione Tribunale: preoccupazione della maggioranza dei giudici per l’emergenza democratica in atto
Non è normale che i Giudici si rivolgano agli organi di stampa. Tuttavia delle gravi ingerenze nell’amministrazione della giustizia in atto a tutti i livelli si sono ormai occupate svariate testate locali e nazionali e la maggioranza dei Giudici di questa Repubblica non può col proprio silenzio avallare ciò che sta accadendo.
Un comunicato stampa, d’altra parte, è stato emesso proprio dalla Segreteria Istituzionale, a margine del Consiglio Giudiziario Plenario, concluso nella tarda serata di venerdì 24 luglio 2020 e ne è doverosa una replica.
A tutt’oggi tale Comunicato stampa resta unica fonte informativa per i Magistrati di quanto sia stato deliberato nel suddetto Consiglio Giudiziario, che si è tenuto nonostante la scelta motivata e formalmente annunciata della gran parte dei togati del Consiglio Giudiziario Plenario di non parteciparvi e nonostante apparenti difetti di costituzione dell’Organo stesso, nel quale, con il voto favorevole di sette politici della maggioranza e, parrebbe, di soli tre Giudici (dunque con il voto di appena 10 dei 23 membri che compongono l’Organo), si è “provveduto all’annullamento d’ufficio per interesse pubblico di alcune deliberazioni”, è stato “ripristinato nella propria funzione dirigenziale il magistrato Valeria Pierfelici”, ed “è cessato l’incarico del prof. Giovanni Guzzetta”. Il tutto, asseritamente, per “ripristina[re] le condizioni di legalità”. Il Consiglio medesimo, poi, si “è impegnato ad avviare un percorso condiviso per il reclutamento di una figura di garanzia per tutto il Tribunale”.
In esito a tale determinazione, ogni Magistrato ha solo informalmente ricevuto, il 27 luglio 2020, un testo definito “Disposizioni sull’organizzazione del lavoro”, all’apparenza contestualmente dettate dalla dott.ssa Pierfelici in quella stessa notte dimessasi. In tali Disposizioni si richiamano come presupposto “determinazioni assunte” in seno al Consiglio Giudiziario, benché né tali determinazioni, né delibere e relativi stralci di verbali siano mai stati trasmessi a coloro che ne devono fare applicazione.
Senza profondersi sulla apparente abnormità sul piano tecnico-giuridico dei provvedimenti di “annullamento di ufficio” per un non ancora identificato “interesse pubblico”, senza che fosse previsto relativo punto all’ordine del giorno, intervenuto due anni e cinque mesi dopo l’adozione del provvedimento annullato - dunque ben oltre il “ragionevole termine” richiesto dalla legge, nonché in assenza di comunicazione alcuna dell’avvio del supposto procedimento - non ci si può esimere dal rilevare che una maggioranza politica del Consiglio Giudiziario Plenario, prescindendo totalmente da una valutazione nel merito dell’opera svolta dal prof. Giovanni Guzzetta che (ep)pure ne aveva fatto espressa richiesta, ha raggiunto in un solo colpo i seguenti allarmanti risultati:
- a sancire l’illegittimità di un atto giuridico anzi tutto non è stato un giudice - benché penda avanti al Giudice amministrativo procedimento introdotto su ricorso della interessata - bensì un consesso composto da sette politici e cinque togati;
- di rendere acefalo il Tribunale, privandolo al momento di ogni attuale e trasparente guida organizzativa;
- di intervenire con profonda revisione delle competenze di tutti i giudici, incidendo sui procedimenti in corso anche di natura penale;
- di evitare che venisse esaminata e valutata in concreto, nel merito, l’attività del prof. Guzzetta e, soprattutto, per quanto estemporaneamente, reintegrando la dott.ssa Valeria Pierfelici nel ruolo di magistrato dirigente senza ricorso ad elezione da parte togata; prescindendo dalle motivazioni che giustificarono la revoca del relativo incarico dirigenziale; in mancanza di valutazione dei fatti e delle condotte alla stessa relativi, successivi alla cessazione dell’incarico dirigenziale, peraltro caratterizzati dalla proposizione di denunce contro la stessa o dalla stessa promosse (notizia quest’ultima divulgata tramite Comunicato stampa della stessa dott.ssa Pierfelici in data 7 marzo 2018), nonché da reiterate istanze di astensione-ricusazione dalla stessa avanzate contro colleghi negli stessi procedimenti, come evincibile dalla copiosa serie di sentenze emesse al riguardo dall’Ill.mo Giudice per i Rimedi Straordinari, dott. Vitaliano Esposito;
- di indurre la stragrande maggioranza dei magistrati a segnalare l’impossibilità di dare applicazione alle suddette “Disposizioni”, siccome gravemente lesive dei principi costituzionali che informano l’attività giurisdizionale, primo fra tutti quello del giudice naturale, e di ritenere la conseguente necessità di seguitare, a salvaguardia della validità dei procedimenti in corso, nell’osservanza delle precedenti determinazioni assunte dai Dirigenti Professori Ferroni e Guzzetta in ordine alla ripartizione del lavoro tra i Commissari della Legge e gli Uditori Commissariali e nuovamente rivolgersi alla Ecc.ma Reggenza affinché conceda la già richiesta convocazione del Consiglio Giudiziario Ordinario (nota di nove giudici di ogni grado del 30 luglio 2020);
I complimenti sono dovuti per la straordinaria efficienza della istituzione, che nottetempo e in seno al Consiglio Plenario – dovendosi escludere che la dott.ssa Pierfelici avesse in qualche modo potuto prevedere l’esito della votazione rispetto ad un punto neppure presente all’ordine del giorno – parrebbe abbia all’impronta elaborato a Palazzo Pubblico 18 pagine di disposizioni che hanno completamente stravolto l’organizzazione del Tribunale e il lavoro dei Giudici, e quindi scritto la pagina più nera della storia giudiziaria della Repubblica, tale da destare nella coscienza del giudice come in quella del cittadino la più profonda preoccupazione.
Resta al momento da condividere in tale aberrante operato soltanto l’auspicio formulato dal Consiglio Giudiziario Plenario, affinché venga reclutata, nel ruolo di dirigente, “una figura di garanzia per tutto il Tribunale”: “figura di garanzia” che questi giudici già unanimemente quello stesso 24 luglio 2020, con nota indirizzata all’Ecc.ma Reggenza ed a tutti i membri del Consiglio Giudiziario Plenario, avevano individuato - ed oggi nuovamente indicano anche pro futuro - già esistere quale guida competente ad autorevole, improntata ad efficienza, imparzialità, e massima garanzia della indipendenza ed autonomia della Magistratura, nella persona del Dirigente, Professor Giovanni Guzzetta.
Comunicato stampa
Dott. Roberto Battaglino
Prof. David Brunelli
Dott. Alberto Buriani
Prof. Francesco Caprioli
Prof.ssa Laura di Bona
Prof. Andrea Morrone
Avv. Massimiliano Simoncini
Prof. Ferdinando Treggiari
Dott.ssa Antonella Volpinari
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