Ristorante Righi, le 12 stelle di chef Sartini
La cifra gastronomica di Righi si traduce in piatti che attingono a piene mani dalla classicità e restano fedeli alle regole della tavola più affidabile e rassicurante, che chiede tempi lunghi e fondi, materie prime all’altezza e un’idea di artigianato che non media mai sulla “fatica” delle preparazioni. Il risultato è di grande qualità, sospeso tra una filiera di territorio e di stagione.
Elementi evidenziati anche da una delle firme del giornalismo enogastronomico italiano, Giorgio Melandri: “Difficile trovare una coppia alla guida di un locale, ma Luigi e Fabio condividono molte idee e un mestiere che garantisce sempre presenza e risultato. Il menù è ben organizzato e gli elementi di creatività non tradiscono mai le regole di una tavola classica. Si può scegliere tra diversi menù Degustazione, Territorio, Mare, Vegetariano o si può mangiare alla carta”.
“Tra i piatti trovo sempre convincente un classico della cucina di Sartini: il fois gras con cipolle di Tropea caramellate e maionese di fichi e zenzero. Poi le zucchine al tartufo nero con uova di quaglia e sandwich alle olive nere – continua Giorgi Melandri - E ancora un meraviglioso risotto bianco con vongole veraci e una emulsione di olio evo, limone e aneto. Tra i secondi mi piace l’agnello in due servizi con cipollotti alla brace e jus al cardamomo”.