San Leo, crollo rupe: l'Emilia-Romagna ha riconosciuto i danni ai privati
Nel dettaglio i nuclei interessati sono 6, principalmente i 5 riconducibili al crollo rupe di San Leo di febbraio 2014 ed uno riconducibile ad un distinto fenomeno franoso accorso nel 2015, in frazione Poggio Peggio. Entrambi gli episodi sono ricadenti fra le 5 calamità regionali riconosciute in Emilia Romagna.
L’incontro segue l’emissione di avviso pubblico a valere sulle indicazioni contenute nell’attesa ordinanza 374 del 16/08/2016 della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Gli interessati hanno tempo fino al 29 settembre per compilare la loro richiesta ufficiale, nelle modalità illustrate nel corso della riunione, alla luce dell’incontro tecnico tenutosi a Forli mercoledì scorso.
Sindaco di San Leo Mauro Guerra: “L’incontro era necessario per chiarire agli interessati ed ai loro tecnici alcuni dubbi interpretativi sull’iter, inedito per tutti noi, di riconoscimento del danno. Nel corso dell’incontro sono emerse altre necessità di approfondimenti, raccolte in una specifica richiesta di delucidazioni da inviare all’Agenzia di Protezione Civile Emilia Romagna ed altri referenti. L’Amministrazione comunale ha ribadito il fatto di essere continuamente a completa disposizione degli evacuati, giustamente tuttora emotivamente provati, come avvenuto fin dal 27 febbraio 2014, affinché si possa giungere, al netto della tremenda esperienza, alla migliore soluzione possibile della delicata vicenda. Quale primo cittadino, ho ringraziato coloro che hanno permesso di giungere a compilare le “carte” di riconoscimento del danno ai privati, riconoscendo la serietà della filiera istituzionale impostata all’indomani del crollo e sottolineando che – purtroppo - altre calamità naturali che hanno contraddistinto il bel Paese, non sempre hanno registrato epilogo quale quello che invece si sta opportunamente profilando”
Comunicato stampa