San Marino e nuova legge sulla privacy: il futuro di professionisti e imprese è oggi
“Siamo di fronte a un testo avanzato e efficace. Chiaro negli impegni da assumere e negli strumenti da adottare per aziende e professionisti. Da interpretare come una possibilità di up grade dei propri livelli di efficienza e produttività e con ricadute importanti sul piano della gestione dell'attività lavorativa – spiegano l’avvocato Fabio Pari e Paolo Rosetti, data protection officer del team di lavoro della società “Consulenti Privacy” – ciò che è richiesto, consente di organizzare banche dati organiche, facili da utilizzare e in grado di dialogare con i soggetti extra San Marino. Mette nelle condizioni di costruire reti e data recovery protetti, al sicuro dai sempre più frequenti e sofisticati cyberattacks. Fatto da non sottovalutare, preso atto dell’introduzione del concetto di accontaubility, cioè di responsabilità verificabile, da parte di chi conserva e tratta i dati. Con conseguenti sanzioni per chi non osserva la norma e in grado di arrivare fino a 10 milioni di euro o a all’equivalente del 4% del fatturato annuo”.
La “L171/2018” richiede, inoltre, l’istituzione e la formazione di figure quali: titolare del trattamento dei dati, responsabile trattamento e incaricato al trattamento. Senza dimenticare il ruolo estremamente importante della designazione di un rappresentante del titolare dei dati all’interno del Paese UE, con cui si comunica e lavora.
“È certamente un percorso articolato, pensiamo alla necessità del data processor, una professionalità legata a particolari competenze informatiche, o alla richiesta di consenso al trattamento richieste ai clienti – concludono Fabio Pari e Paolo Rosetti – a san Marino esistono competenze e società in grado di accompagnare imprese e professionisti in questo processo. Soprattutto, di dotare ogni realtà di un nuovo know how essenziale per crescita e sviluppo della propria attività. Anche e soprattutto al di fuori dei confini”.
cs