Riforma pensioni che penalizza giovani e donne, contratto scaduto da 10 anni, caro bollette, sanità pubblica da riorganizzare: i motivi dello sciopero generale sono stati al centro dei Direttivi della Federazioni Pubblico Impiego di CSdL e CDLS riuniti questa mattina nella sede della CSU al Central Square di Domagnano. “I temi che hanno portato le organizzazioni sindacali a proclamare lo sciopero generale – sottolineano i segretari della Federazioni Pubblico Impiego Antonio Baciocchi (CSdL) e Milena Frulli (CDLS) - sono di vitale importanza per tutti i lavoratori e le loro famiglie. Oltre alla riforma delle pensioni, con lo sciopero, che sarà solo il primo atto di una mobilitazione dei lavoratori pubblici, vogliamo dare slancio al rinnovo del contratto della Pubblica Amministrazione scaduto da oltre dieci anni e che in questo quadro economico segnato dal caro energia e dal prepotente ritorno dell’inflazione diventa un tema non più rinviabile”. Altro punto in primo piano quello della riorganizzazione della sanità, con i Direttivi del Pubblico Impego che chiedono con forza al Direttore Generale dell’Istituto Sicurezza Sociale “la presentazione di un piano finalizzato al miglioramento dei servizi sanitari”. I Direttivi della FUPI-CSdL e della FPI-CDLS hanno quindi concluso la riunione lanciando un invito a tutti i lavoratori a salire sul Pianello in occasione dello sciopero generale che si terrà la prossima settimana in coincidenza con una delle sedute del Consiglio Grande Generale. “La situazione non è più sostenibile e per questo dobbiamo far sentire la nostra voce e lanciare un messaggio forte e chiaro a Governo e forze consigliari”.