SdS Mularoni: Quando la sanita’ diventa argomento di scontro elettorale ci rimette il Paese

SdS Mularoni: Quando la sanita’ diventa argomento di scontro elettorale ci rimette il Paese.

Colgo l’occasione dell’articolo di Dario Manzaroli di qualche giorno fa, per ribadire la posizione mia e della Democrazia Cristiana su una tematica che coinvolge tutta la popolazione - perché una SANITA’ che funziona è una delle conquiste più importanti per il Paese. Riguardo alla riflessione sull’Ospedale, esperti di organizzazione sanitaria sostengono che non possono sostenersi strutture ospedaliere per una popolazione di solo 35.000 abitanti. Il nostro però è l’Ospedale di Stato e l’esperienza drammatica della pandemia da COVID-19 ci conferma la necessità di organizzare e strutturare un nostro Ospedale, perchè solo l’impegno e la dedizione dei nostri operatori ci ha consentito di affrontare e superare la pandemia, non potevamo contare su altri se non sulla nostra struttura sanitaria. Nei pochi mesi in cui ho avuto la responsabilità della Segreteria è Stato un mio impegno prioritario è stato quello di implementare gli accordi e le collaborazioni, con prestigiosi Enti e Università, tra i quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che oggi ci consente di poter avere dei posti riservati a cittadini di San Marino per il Corso di Laurea Magistrale in Medicine and Surgery della Facoltà di Medicina e Chirurgia, l’accordo in ambito oncologico firmato recentemente con l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena, centro di alta specializzazione riconosciuto a livello nazionale ed internazionale. Inoltre in questi ultimi mesi l’azione è stata rivolta a rafforzare alcuni Centri di alta Specializzazione, non ultimo il Centro per lo Studio e la Cura della Miopia, centro che è gemellato con la prestigiosa “Fondazione Bietti” di Roma, Istituto di ricovero e cura dedicato alle malattie dell’occhio. Questi sono fatti concreti, non sono chiacchere da bar o boutade e slogan da social, continueremo a lavorare per una sanità pubblica, universale e solidale e nel contempo mantenere il nostro sistema sanitario attrattivo per i medici e gettare così le basi per il futuro. La tematica dell’attrattività del sistema è complessa e richiede interventi in più direzioni, la stabilità del rapporto lavorativo, il regime pensionistico, la possibilità di crescita professionale degli operatori, temi, tutti, su cui stiamo lavorando. Gli accordi con strutture di eccellenza sono una prima risposta, i rapporti di interscambio di esperienze con queste realtà offrono non solo la possibilità di crescita per i nostri medici, ma sono una garanzia per i nostri cittadini per un’assistenza sanitaria di qualità anche per le patologie più gravi. Noi dobbiamo garantire a tutti i cittadini gratuitamente un sistema socio sanitario efficiente con prestazioni di eccellenza presso il nostro Ospedale di Stato oppure presso strutture di eccellenza con noi convenzionate. In quasi tutti i programmi elettorali si richiama la necessità di incentivare la libera professione per i nostri operatori sanitari, libera professione rivolta ad attrarre pazienti da fuori. Oggi sono ampiamente dimostrati i danni al sistema sanitario dal referendum sul tetto degli stipendi. Nel 2014 oltre al referendum sul tetto degli stipendi si è svolto anche il Referendum per abrogare la legge che regolamentava la libera professione nel settore sanitario. Leggo a volte sui social grandi proclami per il futuro della nostra sanità – su chi deve rimanere e chi lasciare gli incarichi - però guarda caso provengono da chi ha promosso e sostenuto quei due referendum nel 2014, che tanto danno hanno dato alla nostra sanità; forse un po’ di autocritica, riconoscendo di averle sbagliate tutte in passato, non farebbe male. Il potenziamento della Medicina di Base è stato avviato da questa Segreteria fin da subito; sono stati già attuati interventi tesi a superare la Cot, a ridurre i tempi di attesa per una risposta telefonica, a capire le motivazioni delle liste di attesa per trovare le più opportune soluzioni, e qualche risultato è già arrivato, ma resta ancora altro da fare. La riorganizzazione, di recente avviata, privilegia il rapporto medico-paziente potenziando inoltre le strutture che operano sul territorio - oltre ai centri sanitari - per trasferire sul territorio interventi per le persone più fragili, gli anziani e per i malati cronici, che necessitano di percorsi di cura personalizzati. Fondamentale nel progetto sarà la valorizzazione di tutti gli operatori sanitari, immaginando spazi professionali nuovi, dove il territorio si articola anche su strutture quali la lungodegenza, per un approccio globale in particolare per l’anziano e le sue fragilità. La prevenzione dovrà mantenere sempre un ruolo prioritario a garanzia della tutela della salute dei cittadini. L’Istituto Sicurezza Sociale è una risorsa preziosa che non possiamo permetterci di perdere. Negli anni 50 in un periodo di grande difficoltà economiche l’Istituto Sicurezza Sociale è stata una grande intuizione politica, l’impegno della Democrazia Cristiana nei decenni è stato quello di fare di quella intuizione una delle più importanti conquiste per tutti i nostri concittadini. Una sanità gratuita, efficiente e di qualità per tutti i sammarinesi è un impegno che la Democrazia Cristiana si è assunta nel tempo, che ha colto a difesa del bene di tutti i sammarinesi e che oggi conferma con i fatti e non con le promesse.

Cs Segretario alla Sanità 

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