Segretario Arzilli alla Robopac: illustrati i risultati di un progetto di ricerca e innovazione
Il progetto, iniziato nel 2010, aveva ottenuto l’approvazione del network EUREKA quale progetto cluster denominato MANUFUTURE e vede come partner le industrie sammarinesi Robopac e la ES-SCM Industria, le italiane SCM GROUP, Synesis, Sintesis e l’industria greca Neorion,
Gli obbiettivi della ricerca spaziano nel campo della gestione delle risorse, del risparmio energetico e della riduzione dell’impatto ambientale e della innovazione tecnologica, i risultati raggiunti e illustrati dai protagonisti della ricerca riguardano l’ottimizzazione dei processi produttivi con ricadute economiche positive sui costi di produzione, la gestione integrata del magazzino ricambi, l’ottimizzazione dei tempi e delle modalità di relazione nel rapporto con i fornitori, innovazioni introdotte sulle macchine SCM e ROBOPAC.
Il cluster Eureka MANUFUTURE è portate avanti da industrie che si consorziano tra loro per fare ricerche che coinvolgono, come in questo caso, sia aspetti manageriali e logistici e di innovazione tecnologica, attraverso l’integrazione di tutti i livelli industriali e rientra fra i progetti Eureka, organizzazione intergovernativa europea – cui San Marino ha aderito nel 2005 - per la gestione di progetti di ricerca industriale transfrontalieri.
“I risultati presentati da Robopac – ha commentato il Segretario Arzilli - sono la dimostrazione che la prospettiva dello sviluppo, sia dell’impresa che di tutto il paese, va sulla strada della ricerca, della tecnologia e dell’innovazione. Robopac è un’eccellenza del nostro paese, una realtà che, attraverso i suoi prodotti, porta il nome di San Marino in 120 paesi nel mondo”.
Come funziona Eureka: a seguito del parere favorevole di un comitato di valutazione, il consorzio di imprese può accedere a un finanziamento messo a disposizione dalle banche, in cui lo stato si fa carico del 95% degli interessi. Alla fine del periodo di ricerca, quando i frutti vengono introdotti nella produzione, viene concesso un credito d’imposta pari al 50% dei costi sostenuti fino a un massimo di 300mila euro.