Sono francamente stupito dall’atteggiamento della CDLS che, per la seconda volta, ha preferito alla nobile pratica del confronto istituzionale quello dello scontro mediatico, nello specifico sul Decreto Delegato presentato e riguardante un primo step di una più ampia riforma del mercato del lavoro, rimandando a un prossimo incontro l’analisi dettagliata del testo. Nel corso della riunione, durata più di due ore, ho sottolineato personalmente che l’obiettivo del Decreto è introdurre alcuni correttivi alle norme vigenti al fine di affrontare uno scenario economico ancora instabile, in cui permangono difficoltà di programmazione per le imprese, nonché di riordinare alcune disposizioni che oggi creano distorsioni e applicazioni non corrette. Abbiamo chiarito che si tratta di un primo, piccolo passo, per far ripartire l’economia in un momento ancora difficile, che non va però a ledere i requisiti per un lavoro dignitoso e stabile che, anzi, aumenterà ulteriormente. Ho precisato che questa non è la riforma del mercato del lavoro che tutti riteniamo necessaria e che, per la propria complessità, richiede un progetto approfondito di analisi e studi preliminari. Un processo che, vale la pena sottolinearlo, per la prima volta non sarà affidato a un consulente, ma alla nostra Università degli Studi. Ho spiegato e dimostrato che tutte le disposizioni relative al miglioramento della domanda e offerta di lavoro e ai progetti formativi per i disoccupati procede parallelamente a questa proposta normativa, in quanto sono aspetti che non hanno bisogno di interventi normativi, ma solo organizzativi e che, a breve, verranno presentati nella Commissione preposta. Progetti che tra l’altro i nostri Uffici stanno portando avanti grazie alla collaborazione con un consulente esperto, proposto dalla stessa CDLS. Ho anche illustrato alla CDLS che siamo già al lavoro a una riforma complessiva degli incentivi occupazionali, con l’obiettivo di renderli più mirati al collocamento delle categorie deboli e alla riqualificazione di lavoratori provenienti da settori in difficoltà. Le linee generali verranno presentate non appena concluso questo Decreto che nasce da una precisa delega richiesta in sede di Legge di Bilancio e che questa Segreteria intende rispettare. È evidente che tutto questo non è bastato. La cosa più grave e scorretta dal punto di vista istituzionale è che, sebbene non abbia analizzato nello specifico le nostre proposte, la CDLS ha tirato le proprie conclusioni, sommarie, perché basate su linee generali che devono essere illustrate e analizzate nel complesso. Ci viene il dubbio che gli obiettivi della CDLS siano altri: da parte mia e della mia Segreteria non possiamo accettare un clima di scontro e per nulla costruttivo, verso un provvedimento che invece si ritiene necessario in questa fase di ripartenza. Teodoro Lonfernini Segretario di Stato per il Lavoro
Segretario Lonfernini risponde alla Cdls
6 mag 2021
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