In relazione alla vicenda Amazon la Segreteria di Stato per le Finanze, tiene a precisare quanto segue.
L’intervento fatto a dicembre 2014 con il blocco delle merci in importazione provenienti da Amazon è avvenuto a seguito della mancata regolarizzazione richiesta ad Amazon, di regolarizzarsi con le norme sammarinesi con conseguente versamento dell’imposta monofase.
A seguito di tali provvedimenti e di un dialogo costruttivo e collaborativo fra l’amministrazione fiscale e la società, quest’ultima ha provveduto alla regolarizzazione della sua posizione per il pregresso con un incasso per l’erario di quasi 1mln di euro di imposta.
Contemporaneamente, l’amministrazione fiscale sammarinese ha identificato e concordato con la nota società procedure semplificate per l’operatività sul territorio sammarinese al fine di creare le condizioni per la ripresa in tempi brevi delle vendite verso San Marino, dal momento che vi era una coincidenza di obiettivi fra San Marino e la società, ossia quella di riprendere le vendite nel territorio sammarinese.
L’amministrazione fiscale sammarinese, al contrario di quanto attribuito da parte dell’opinione pubblica, cui i media hanno dato voce, ha proceduto con celerità, a poco tempo di distanza dei noti fatti, a creare condizioni per l’operatività della società che però al momento non ha ancora deciso di riaprire le vendite on-line verso San Marino.
Ciò che va oggettivamene rilevato è che la società al fine di poter assolvere l’imposta sammarinese (monofase) deve intervenire sui propri software gestionali in relazione a milioni di prodotti, per adeguarsi alla legge sammarinese, a fronte di un mercato di 60km2, fatto che porta ad orientare le considerazioni sulla causa del prolungarsi della sospensione del servizio verso l’aspetto normativo.
La Segreteria di Stato per le Finanze, coglie l’occasione per evidenziare la propria posizione rispetto alla necessità di interfacciare il nostro sistema con quello del resto del mondo (162 paesi adottano il sistema IVA) per eliminare gli ostacoli burocratici e i conseguenti costi alla libera circolazione delle merci. In tal senso ha operato lavorando in maniera strutturata al progetto di legge per la riforma IGC il cui testo attende di essere avviato all’iter legislativo.
Comunicato Stampa Segreteria di Stato Finanze
L’intervento fatto a dicembre 2014 con il blocco delle merci in importazione provenienti da Amazon è avvenuto a seguito della mancata regolarizzazione richiesta ad Amazon, di regolarizzarsi con le norme sammarinesi con conseguente versamento dell’imposta monofase.
A seguito di tali provvedimenti e di un dialogo costruttivo e collaborativo fra l’amministrazione fiscale e la società, quest’ultima ha provveduto alla regolarizzazione della sua posizione per il pregresso con un incasso per l’erario di quasi 1mln di euro di imposta.
Contemporaneamente, l’amministrazione fiscale sammarinese ha identificato e concordato con la nota società procedure semplificate per l’operatività sul territorio sammarinese al fine di creare le condizioni per la ripresa in tempi brevi delle vendite verso San Marino, dal momento che vi era una coincidenza di obiettivi fra San Marino e la società, ossia quella di riprendere le vendite nel territorio sammarinese.
L’amministrazione fiscale sammarinese, al contrario di quanto attribuito da parte dell’opinione pubblica, cui i media hanno dato voce, ha proceduto con celerità, a poco tempo di distanza dei noti fatti, a creare condizioni per l’operatività della società che però al momento non ha ancora deciso di riaprire le vendite on-line verso San Marino.
Ciò che va oggettivamene rilevato è che la società al fine di poter assolvere l’imposta sammarinese (monofase) deve intervenire sui propri software gestionali in relazione a milioni di prodotti, per adeguarsi alla legge sammarinese, a fronte di un mercato di 60km2, fatto che porta ad orientare le considerazioni sulla causa del prolungarsi della sospensione del servizio verso l’aspetto normativo.
La Segreteria di Stato per le Finanze, coglie l’occasione per evidenziare la propria posizione rispetto alla necessità di interfacciare il nostro sistema con quello del resto del mondo (162 paesi adottano il sistema IVA) per eliminare gli ostacoli burocratici e i conseguenti costi alla libera circolazione delle merci. In tal senso ha operato lavorando in maniera strutturata al progetto di legge per la riforma IGC il cui testo attende di essere avviato all’iter legislativo.
Comunicato Stampa Segreteria di Stato Finanze
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