Segreteria Sanità: una doverosa risposta al comunicato di RF di ieri
Cara Repubblica Futura (o dovrei dire caro Mario?) sono veramente dispiaciuto, ma il solo fatto di non eseguire le vostre (tue) direttive, non è sintomo di incompetenza o, addirittura, di utilizzo distorto delle leggi. Lo ribadisco con piacere ancora una volta e pubblicamente, questa segreteria di stato non ha eseguito gli ordini di nessuno. Ha ascoltato sempre tutti, questo sì, e ha sempre agito nell’interesse dell’Istituto per la Sicurezza Sociale con l’unico obiettivo di mettere mano ad una organizzazione complessa, con grandi problemi strutturali che ha bisogno di tempo, fiducia e grande competenza. Mi dispiace anche constatare che non conoscete (conosci) le leggi quando affermate (affermi) che il numero dei posti messi a bando è di soli 9 a fronte di un numero ben più alto di infermieri precari. Legge che è stata approvata quando eravate al Governo e che prevede una programmazione delle assunzioni che deve sottostare alle rigide esigenze di bilancio. Quindi i numeri vengono decisi non dal Comitato Esecutivo dell’ISS o tantomeno dal Segretario di Stato, ma da una programmazione condivisa all’interno dell’Amministrazione e del Governo sulla base delle risorse disponibili. Sui bandi di concorso vorrei glissare, dicendo che è una questione di stile. In democrazia il dialogo e la valutazione dell’opportunità o meno di prendere alcune decisioni quando ci si trova nella fase di ordinaria amministrazione non appartiene a tutti. Questo, oggi più di ieri, è un dato oggettivo. Un applauso poi per aver voluto, anche in questa occasione, lanciare strali verso le organizzazioni sindacali, colpevoli insieme ai vertici dell’ISS (complici della politica) di fare tornare indietro l’orologio negli anni nei quali il Governo poteva fare e disfare tutto quello che voleva e come voleva. Del resto avete deciso che per questa campagna elettorale il nemico è il dialogo e il sindacato. Sparare fango a destra e a manca con illazioni e processando le intenzioni sono elementi che avete (hai) sempre condannato con fermezza. Riconoscerle ogni giorno nei vostri interventi pubblici è veramente deludente. Certamente non tutto è andato come si sperava, certamente sono stati commessi errori, ma altrettanto certamente abbiamo lavorato per permettere ai nostri servizi sanitari e ai nostri operatori di offrire prestazioni di qualità, lavorare con maggiori tutele, sicurezza e con regole di ingaggio più moderne, capaci di restituire attrattività al nostro sistema. Sistema che non ha certamente bisogno della vostra (tua) acredine, ma della consapevolezza che tutti si debba lavorare con grande impegno e determinazione per migliorare, passo dopo passo, con l’intento fondamentale di non disperdere un patrimonio di valore assoluto come quello rappresentato dalla nostra sanità. Un grande rammarico che mi appartiene è quello di non aver lottato maggiormente quando da parte vostra mi sono stati imposti dei diktat su alcune nomine che poi, alla prova dei fatti, si sono rivelate sbagliate, o quando vi siete resi protagonisti della costruzione di muri di gomma per non far procedere norme da voi non condivise, una su tutte il progetto di legge sulla maternità consapevole. Buona vita.
Comunicato stampa
Franco Santi - Segretario di Stato alla Sanità