Seminario Anticorruzione
L’iniziativa, in collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione (A.N.AC.) e la Scuola Superiore della Magistratura, si inserisce nel quadro degli impegni derivanti dall’adesione di San Marino al GRECO (Gruppo di Stati contro la Corruzione del Consiglio d’Europa). La formazione in tale ambito rientra proprio fra le raccomandazioni emanate dall’organismo di monitoraggio di Strasburgo.
Una platea attenta e interessata ha assistito ai lavori, aperti dall’introduzione di Raffaele Cantone. L’ex magistrato, che dal 2014 presiede l’Autorità Nazionale Anticorruzione, ha parlato di “una San Marino che si è lasciata alle spalle la visione del passato adottando una nuova impostazione, riconosciuta e apprezzata dai maggiori Organismi internazionali e che oggi, con questa giornata di studio, conferma e ribadisce un cambiamento già in corso”. Cantone ha poi giustificato il confronto in atto con l’Italia sulle esperienze di lotta al fenomeno corruttivo come assolutamente necessario: “la realtà di San Marino - ha detto - non può non tenere conto e non interfacciarsi con l’Italia, anche perché dal punto di vista economico i due Paesi sono strettamente interconnessi”.
All’intervento di Cantone hanno fatto seguito quelli dei consiglieri di A.N.AC.: Nicoletta Parisi ha affrontato il ruolo delle autorità di prevenzione e repressione della corruzione ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite e della Convenzione penale europea in materia; Michele Corradino e Ida Nicotra si sono occupati di trasparenza e prevenzione della corruzione negli appalti pubblici. I magistrati Eugenio Fusco e Raffaele Piccirillo hanno contribuito alla discussione relazionando sugli strumenti e le tecniche di indagine e sull’utilizzo delle prove nelle testimonianze.
Al termine della mattinata di studio, alle ore 13, a Palazzo Begni, si è tenuta la cerimonia di firma del Memorandum di Cooperazione tra l’A.N.AC. e la Segreteria di Stato per gli Affari Interni e la Giustizia. A sottoscriverlo, Raffaele Cantone, da parte italiana, e il Segretario di Stato Giancarlo Venturini, in rappresentanza del Governo sammarinese, che ha definito il Memorandum “un importante strumento per proseguire un percorso già avviato verso la trasparenza, la legalità e la diffusione di una cultura basata sulla prevenzione della corruzione”. Negli ultimi due anni, anche in risposta alle raccomandazioni del GRECO, ha spiegato Venturini, San Marino ha adottato alcuni rilevanti provvedimenti che sono parte del cosiddetto “pacchetto trasparenza e anticorruzione” (normativa sugli appalti; codici degli agenti pubblici e delle forze di polizia; regolamento sulla trasparenza; provvedimenti anticorruzione). La sottoscrizione di oggi, ha aggiunto il responsabile alla Giustizia, suggella una collaborazione di interesse reciproco, affinché la corruzione possa essere combattuta, in primo luogo, attraverso interventi mirati a prevenire l’insorgere di potenziali fenomeni corruttivi. Da parte italiana è stata espressa la massima disponibilità in questo lavoro comune attraverso un’attività di segnalazione delle esperienze virtuose, cui San Marino potrà fare riferimento in considerazione delle proprie specificità.
A conclusione dell’Udienza degli Ecc.mi Capitani Reggenti, gli ospiti hanno preso parte alla tavola rotonda moderata dal magistrato Gugliemo Leo, membro del Comitato Direttivo della Scuola Superiore della Magistratura sul tema “Gli strumenti di contrasto alla corruzione: misure di asset recovery, protezione dei testimoni e whistleblowing”.