Sicurezza, UPR: il rappresentante Nicola Selva, chiede l'istituzione della centrale operativa unica
Il furto con aggressione presso una banca e l’inseguimento notturno di ieri sono vicende che pur con connotazioni diverse mostrano come San Marino non sia immune dalla criminalità e che il cambio di atteggiamento delle forze dell’ordine in questi mesi stia iniziando a dare risultati tangibile.
Ma tutto ciò non basta.
Il pericolo viene dall’esterno, i tre criminali arrestati, mostrano come la Repubblica ormai da tempo sia obbiettivo di criminali stranieri che colpiscono abitazioni e attività economiche.
“Unione per la Repubblica presenterà degli emendamenti nella legge di bilancio 2016 – afferma il coordinatore UPR Nicola Selva.
Non si combatte la criminalità con autovetture vecchie, scarsi mezzi tecnologici, taglio degli straordinari e dotazioni tecniche ridotte all’osso per i risparmi applicati dal governo.
Servono risorse, soldi, da destinare alla sicurezza. Servono nuovi agenti da impiegare in servizi di prevenzione sul territorio. Occorre recuperare agenti da servizi inutili per forze di polizia. Faccio 2 esempi: agenti addestrati e armati che eseguono i controlli di visto merci, pratiche amministrative di residenze con controlli che in qualsiasi comunità sono svolti da personale civile.
E’ necessaria poi la centrale unica di comando. Non si capisce perché il governo balbetti su un atto che più che politico è di natura squisitamente tecnica e operativa che si potrebbe fare in 2 giorni. UPR auspica, anzi chiede che entro il 1 gennaio Gendarmeria, Guardia di Rocca e Polizia Civile abbiano una unica centrale di comando, per coordinare le forze, garantire sicurezza agli agenti, assicurare il massimo sostegno ai cittadini.
A ciò aggiungo la preoccupazione dell’innalzamento delle misure di sicurezza per la minaccia terrorismo. San Marino non è un’isola felice, abbiamo dei confini che devono essere presidiati, si devono intensificare i controlli per monitorare la presenza di stranieri in Repubblica e intervenire tempestivamente su soggetti potenzialmente pericolosi.
La sicurezza è un investimento, una necessità, una esigenza per uno stato sovrano che non può essere demandata a terzi. Qualche mese fa ho lanciato la proposta dei droni che in operazioni complesse, come l’inseguimento di ieri sera, potrebbero dare supporto operativo alle forze in campo. UPR pensa anche a un’altra soluzione: agenti armati a presidio dei confini principali e stretto controllo degli accessi secondari.
Chi entra a San Marino di giorno e di notte deve avere la chiara percezione che nel nostro Paese è assicurato il massimo grado di sicurezza per le persone e i propri beni. Sicurezza che deve essere garantita anche agli agenti delle forze dell’ordine che operano sul campo, sicurezza che non si assicura con le chiacchere o le leggi ma con denaro destinato ai corpi di polizia.”
San Marino, 21 novembre 2015
Unione per la Repubblica