L’allegato 2 stralciato dal rinnovo del contratto del Pubblico Impiego era inserito per disciplinare le modalità di assunzione del Personale Docente. A proposito dell'ex allegato 2, va ricordato che l'accordo di stabilizzazione firmato nel giugno 2022, oltre a prevedere precisi impegni per il rinnovo del contratto, stabiliva anche i criteri di assunzione a tempo indeterminato dei Docenti che furono decisi e proposti dalla Delegazione di Governo, ovvero il concorso pubblico e un anno di periodo di prova. In sostanza, i concorsi pubblici erano stati considerati l’unica modalità di accesso al Pubblico Impiego a tempo indeterminato per i dipendenti di grado superiore al III, senza nessuna eccezione. Rispetto a questo accordo il Governo ha però cambiato idea, presentando un nuovo allegato 2 da inserire nell’Accordo per il rinnovo contrattuale, dove al posto del concorso si prevedeva un percorso con un periodo di prova di tre anni con valutazione annuale e successivamente, se incaricati su posto vacante previsto dal fabbisogno, l’assunzione a tempo indeterminato. La trattativa per il rinnovo del contratto collettivo giunta in dirittura d’arrivo non lasciava altro spazio che quello di modificare i contenuti di questo allegato e renderlo il migliore possibile nell’interesse dei lavoratori, oppure lo stralcio dello stesso come emerso anche a seguito del dibattito avvenuto in occasione dell’Attivo dei Quadri Sindacali. Il Governo ha manifestato indisponibilità allo stralcio degli allegati, affermando che il contratto andava portato a termine nella sua interezza. Per tale motivo, le Federazioni Pubblico Impiego hanno lavorato, al tavolo della contrattazione, per apportare ulteriori miglioramenti al testo. Quando però gli insegnanti di diversi ordini di scuola hanno iniziato ad incontrare la Politica in generale e in particolare alcuni Segretari di Stato e membri della maggioranza, è emersa una disponibilità diffusa alla possibilità di stralcio dell'allegato 2 dal contratto PA. In sostanza è stato smentito quanto ribadito al tavolo di confronto. Prendiamo atto che, a questo punto, il Governo dovrà finalmente decidere, per gli Insegnanti, quale modalità di reclutamento si intenda proporre: se i concorsi oppure un percorso che si concluda con l’assunzione, o qualcosa di ancora diverso. Intanto questa confusione, che qualcuno ha strumentalmente alimentato, non ha certamente aiutato i lavoratori a valutare in modo sereno e consapevole un accordo che prevedeva molti aspetti vantaggiosi per i precari; ora rimangono sul tavolo gli stessi problemi irrisolti che avevamo prima e che occorre affrontare nel più breve tempo possibile. Le OOSS rilanciano le proprie richieste già espresse al tavolo del confronto, ovvero in primis applicare agli Insegnanti la stessa modalità prevista dal Decreto 86/2022 per tutti i dipendenti pubblici che prevede l’assunzione a tempo indeterminato nel caso entro 3 anni non vengano emessi bandi di concorso o previste le modalità di assunzione. Poi è indispensabile che i posti di sostegno previsti nell’ex allegato 2 vengano riconfermati, attraverso un nuovo provvedimento che integri il Fabbisogno per assumere gli Insegnanti necessari. Non vogliamo che nessuno resti indietro. Tutto ciò va fatto in tempi brevissimi, altrimenti la legislatura potrebbe concludersi senza aver dato una risposta ad una parte significativa di lavoratori precari. Ci viene il sospetto che forse ciò fosse il vero obiettivo di qualcuno nella maggioranza di governo, per risparmiare le risorse derivanti dall’assunzione a tempo indeterminato di un numero significativo di insegnanti che lavorano già da diversi anni. Vedremo se le attestazioni di stima profuse ad ogni piè sospinto rispetto a coloro che hanno il compito di educare le future generazioni saranno solo chiacchiere o si concretizzeranno in un nuovo accordo che confermi gli impegni già assunti. Il sindacato ribadirà inoltre la richiesta di garantire i diritti economici a tutti gli dipendenti, ovvero anche a coloro che non verranno assunti a tempo indeterminato, visto che una parte di precariato continuerebbe comunque ad esserci. Tale richiesta, già avanzata al tavolo della trattativa, non è stata accolta dal Governo. Queste proposte insieme a quelle che verranno dal Personale Docente che incontreremo a breve saranno le basi per il prossimo confronto.
CSdL - CDLS - USL